La squadra più titolata d’Italia dall’alba dei tempi. Quella con più ricavi anche in un momento storico non particolarmente brillante. Stiamo parlando della Juventus, la società italiana più ricca d’Europa secondo un interessante studio.
Bisogna subito precisare che si riferisce alla stagione 2022 – 2023, ed è stato eseguito dalla Deloitte@Touche. Una delle prime quattro aziende al mondo in tema di consulenza e revisione.
La 27esima edizione di quella che è chiamata Football Money League ha ribadito una realtà abbastanza risaputa, ahinoi. Il club più ricco è il Real Madrid e il calcio italiano non ha una squadra che lo rappresenti nelle prime dieci in classifica.
La classifica di Deloitte
Quello che balza subito all’occhio è il divario in fatto di ricavi. Questo dato spiega banalmente il perché i club italiani vadano a cercare i denari arabi, come nel caso della recente Supercoppa. Dimenticandoci, però, che anche quelli spagnoli lo hanno fatto, nonostante Real Madrid e Barcellona, per esempio, non ne avrebbero sicuramente bisogno. Forse, però, non bisognerebbe solamente fermarsi ai semplici dati economici relativi ai ricavi per capire la tanto criticata scelta.
Questa la classifica completa della Football Money League:
- Real Madrid 831,4 milioni di euro
- Manchester City 825,9
- Paris Saint-Germain 801,8
- Barcellona 800,1
- Manchester United 745,8
- Bayern Monaco 744
- Liverpool 682,9
- Tottenham 631,5
- Chelsea 589,4
- Arsenal 532,6
- Juventus 432,4
- Borussia Dortmund 420
- Milan 385,3
- Inter 378,9
- Atletico Madrid 364,1
- Eintracht Francoforte 293,5
- Newcastle 287,8
- West Ham 275,1
- Napoli 267,7
- Olympique Marsiglia 258,4.
L’analisi della classifica
Dai dati emerge che c’è stata una grande ripresa del calcio europeo, dopo il termine della pandemia, con i valori che sono addirittura superiori al pre. Il Real Madrid è il club più ricco, ma torna in vetta alla classifica dopo cinque anni.
Uno dei fatti più interessanti, per le nostre squadre, è che tutte hanno subito un deciso rialzo dai ricavi generati dalla partita allo stadio. Il vecchio botteghino, infatti, ha subito un sensibile aumento dopo la pandemia. Con numeri che hanno superato la doppia cifra e nessuna di queste società, Juventus a parte, ha lo stadio di proprietà. Questo è sufficiente a far capire come potrebbero impennarsi i ricavi se ciò accadesse.
La distanza tra i bianconeri e le milanesi è di meno di 50 milioni di euro. Molto inferiore rispetto ai 100 che separano la Juventus, undicesima in classifica, dall’Arsenal decimo. Ora, pensare di andare a concorrere sul campo, come ha fatto l’Inter la stagione scorsa, contro un colosso, il Manchester City, che ricava più del doppio, è qualcosa di sensazionale.
Annullare questo gap è praticamente impossibile, forse anche sul lungo termine. Ridurlo, invece, potrebbe essere fattibile se solo il calcio italiano decidesse, una volta per tutte, di diventare sistema. In fondo, la Premier League compete proprio per questa sua grande capacità. Nelle top 20, infatti, ci sono squadre come Tottenham, West Ham e Newcastle che non hanno il prestigio calcistico di nessuna delle nostre big.
Certo, per avere un quadro migliore della situazione bisognerebbe inserire anche i costi. Tuttavia, se leggessimo questa classifica con occhi a metà tra il realismo e l’ottimismo potremmo capire quanto sia grande il nostro margine di crescita. Se solamente decidessimo di unire le forze…