Dopo che dall’ottobre 2022 le azioni Leonardo sono arrivate a guadagnare oltre il 200%, potrebbe essere arrivato il momento delle prese di beneficio. Basti pensare che era proprio dall’autunno 2022 che non si registrava una settimana così ribassista. Ma come si spiega questo repentino crollo in assenza di soluzioni pacifiche dei focolai di guerra a livello mondiale?
Il settore europeo della difesa ha visto un calo nei titoli, in seguito a un report di Goldman Sachs che solleva dubbi sulla fase del ciclo della difesa. Il report suggerisce che le valutazioni del settore potrebbero essere a rischio di ribasso, poiché potrebbero superare la media storica. Questo ha influenzato anche l’indice Stoxx600 Aerospace & Defence, che ha registrato una flessione dopo un notevole aumento nell’ultimo anno. Questa tendenza si è riflesso su titoli specifici come Rheinmetall a Francoforte, Thales a Parigi e Bae Systems a Londra, tutti in ribasso.
Il report indica che nei dodici mesi precedenti, i titoli del settore difesa europeo hanno beneficiato degli aumenti dei budget pubblici e prevedono un’ulteriore crescita nel 2024. Tuttavia, avvertono che le attuali valutazioni sono al picco rispetto alla media storica, con un premio del 45% sullo Stoxx Europe 600, rispetto allo sconto storico del 10%. Gli analisti sottolineano che solitamente, dopo un periodo di rivalutazione di due anni, i titoli entrano in una fase di contrazione dei multipli quando la crescita rallenta. Ciò suggerisce che le valutazioni attuali potrebbero essere più soggette a rischi al ribasso rispetto alle opportunità di aumento mentre ci si avvicina al 2025.
Per quanto riguarda Leonardo, il giudizio è rimasto neutrale, con gli analisti che indicano che le valutazioni attuali sono alte e non prevedono revisioni immediate del consensus. In sintesi, il settore europeo della difesa sta affrontando incertezze sul futuro delle valutazioni dei titoli, con un’evidente preoccupazione che il ciclo di crescita potrebbe avvicinarsi alla fine e portare a una contrazione dei multipli.
La tendenza in corso è rialzista, ma si avvertono i primi scricchiolii. Ad esempio, alcuni indicatori hanno già invertito al ribasso oppure l’RSI, in ipercomprato da molto tempo, sta per incrociare al ribasso. Inoltre, le quotazioni hanno quasi raggiunto il livello dove la probabilità che si possa assistere a un’inversione ribassista è massima. Una conferma del ribasso potrebbe arrivare da una chiusura settimanale inferiore a 19,82 €.
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