Agosto potrebbe essere il quinto mese consecutivo al ribasso sul grafico del titolo Stellantis. Un ribasso che non registrava sulle quotazioni delle azioni della casa automobilistica da oltre 4 anni. L’eccezionalità del ribasso, però, non si limita solo alla durata, ma anche alla sua profondità. Dai massimi di marzo 2024, infatti, le quotazioni hanno perso oltre il 40%. Cosa potrebbe accadere nei prossimi mesi?
Le raccomandazioni degli analisti
Le azioni di Stellantis hanno subito un calo significativo dopo che gli analisti di Jefferies hanno ridotto il target price del titolo da €25 a €15, abbassando il rating da “Buy” a “Hold”. Nonostante l’efficienza operativa migliorata sotto la guida del CEO Carlos Tavares, grazie a una forte focalizzazione sui costi, l’azienda deve affrontare sfide interne e di mercato che ne compromettono la performance complessiva.
Un punto critico evidenziato dagli analisti riguarda le competenze di marketing dell’azienda. La gestione non coordinata dei 14 marchi del gruppo, emersa dopo la fusione, ha portato a una perdita cumulativa di quota di mercato di 4-5 punti in Nord America e in Europa. Questo disallineamento tra il posizionamento dei prodotti/marchi e i prezzi è indicato come un problema derivante da una cultura aziendale eccessivamente incentrata sulle sinergie dei costi, a discapito del marketing. Jefferies sottolinea che la ristrutturazione è necessaria per affrontare queste criticità.
Dalla fusione e dalla pandemia, Stellantis ha visto una diminuzione della produzione di 900 mila unità in Nord America e di 1,4 milioni di unità in Europa, con una perdita globale di 2 milioni di unità. Questo ha comportato una riduzione dell’utilizzo della capacità produttiva e la necessità di svalutare asset considerevoli. Sebbene il bilancio dell’azienda rimanga forte, con una liquidità netta di 22 miliardi di euro al primo semestre, il flusso di cassa negativo di 3,7 miliardi di euro rappresenta una preoccupazione.
Guardando al futuro, Jefferies ha rivisto al ribasso le stime di Stellantis per il 2024, con una riduzione del 4% nei ricavi, del 14% nell’EBIT rettificato e del 25% nel flusso di cassa libero. Nonostante alcuni punti di forza come l’efficienza del capitale e la presenza globale, Stellantis deve affrontare questioni legate ai marchi, alla capacità produttiva e alle competenze di marketing per tornare a essere un investimento attraente nel settore automobilistico.
In generale, considerando solo le raccomandazioni emesse negli ultimi tre mesi, il rating medio di Stellantis è compra con un prezzo obiettivo medio a un anno che esprime una sottovalutazione di circa il 50%. Da notare che solo un analista su 28 ha espresso il giudizio vendi subito.
Le indicazioni dell’analisi grafica
Le azioni Stellantis sono a un bivio decisivo per il futuro di lungo periodo. Come si vede dal grafico, infatti, le quotazioni sono a contatto con il supporto chiave in area 14 €. Se il livello dovesse tenere, le azioni potrebbero ripartire al rialzo. In caso contrario il ribasso potrebbe continuare secondo lo scenario tracciato in figura.
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