Al termine della settimana nel corso della quale è stata presentata la semestrale le azioni UniCredit hanno perso oltre il 10%. Eppure i risultati sono stati ottimi. Cosa potrebbe accadere adesso al titolo della banca guidata da Andrea Orcel?
Il consiglio di amministrazione di UniCredit ha approvato la relazione semestrale consolidata al 30 giugno. Nel secondo trimestre l’utile netto ha raggiunto 2,68 miliardi €, con una crescita del 16% da 2,31 miliardi € dello stesso periodo del 2023.
La banca ha registrato 6,32 miliardi € di ricavi netti nel secondo trimestre, in aumento del 6,0% su base annuale da 5,97 miliardi € dello stesso periodo dell’anno prima, sostenuti da un margine di interesse di 3,6 miliardi €, 2,1 miliardi € di commissioni e 15 milioni € di accantonamenti per perdite su crediti.
Il risultato finanziario del secondo trimestre riflette una crescita di alta qualità e il conseguimento degli obiettivi in ciascuna delle leve strategiche, delle regioni e delle fabbriche prodotto, senza compromettere gli investimenti.
Nel secondo trimestre il RoTE si è attestato al 19,8%, mentre su un CET1 ratio al 13% si è attestato al 23,6%, in rialzo rispettivamente di 2,6% e di 2,3% rispetto all’anno precedente.
Il margine di interesse è stato sostanzialmente stabile trimestre su trimestre, attestandosi a 3,6 miliardi €, a fronte di un Euribor in calo e di una gestione disciplinata del pass-through, che ha chiuso il trimestre ad una media di circa il 32%.
La guidance sui ricavi netti per il 2024 è stata alzata ad oltre 23 miliardi €, mentre quella sulla generazione organica di capitale è stata migliorata ad oltre 350 punti base. La guidance sull’utile netto per il 2024 è confermata a oltre 8,5 miliardi €, conservando una certa flessibilità a garanzia del 2025 e del 2026.
La banca ha confermato la stima per un RoTE elevato e sostenibile superiore al 15% e per una forte crescita dell’EPS e del DPS.
La guidance sulla distribuzione a valere sul FY24 è confermata in linea con quella a valere sul FY23. Nell’anno solare 2024 la distribuzione è attesa per circa 10 miliardi €.
Brutto scivolone per le azioni UniCredit che rompono in chiusura di settimana l’importantissimo supporto in area 36,896 €. A questo punto potrebbe essere molto probabile una continuazione del ribasso in area 28,145 €. Solo sotto questo livello in chiusura settimanale potrebbe essere molto probabile un’inversione ribassista di lungo periodo.
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