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Investire nelle ICO: come trovare le migliori

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Investire nelle ICO è stato per molto tempo il sogno di tantissimi trader alla ricerca del nuovo progetto in grado di garantire un immediato arricchimento. Oggi il desiderio di partecipare alle offerte iniziali di nuove monete è un po’ scemato, ma ci sono pur sempre delle specificità che consigliamo a tutti i nostri lettori di tenere a mente se ci si vuole avvicinare a questo mondo con maggiore consapevolezza.

In altri termini, come trovare le ICO migliori?

La soluzione è spesso celata nel white paper, un documento che contiene tutte le informazioni che dovresti sapere sulle ICO e che non tutti, però, sanno leggere correttamente.

Cerchiamo invece di capire che cosa dovresti attenderti dal white paper, analizzandone gli aspetti fondamentali prima, e tecnici poi.

Leggere il white paper delle ICO: Analisi Fondamentale

Lo studio della qualità intrinseca del progetto è chiamato analisi fondamentale. Gli analisti azionari svolgono un compito simile durante un’offerta pubblica iniziale (IPO), procedendo nel valutare il valore di un progetto e nel confrontarlo con il prezzo delle azioni offerte, decidendo così se sia sottovalutato o sopravvalutato.

Nel suo noto libro sull’analisi fondamentale, One Up On Wall Street, Peter Lynch sostiene che le persone devono investire in ciò che capiscono. Nel caso delle ICO, questa regola non viene meno: bisogna leggere il white paper e conoscere il progetto prima di mettere a rischio il proprio capitale.

Di seguito abbiamo riportato alcuni fattori da considerare nel corso dell’analisi fondamentale di una ICO.

Il progetto è nuovo e utile?

Così come un’azienda deve vendere qualcosa che i clienti desiderano effettivamente, un progetto ICO deve risolvere un problema reale se vuole mantenere il suo valore a lungo termine. Prima di investire, assicurati che il mercato sia in grado di sostenere ciò che il progetto propone.

Esistono già progetti concorrenti che fanno qualcosa di simile?

Anche in caso contrario, qualcun altro potrebbe facilmente copiare la soluzione di questo progetto?

Ricorda che i token unici che costruiscono qualcosa di difficilmente replicabile avranno la meglio sugli altri!

A che punto è il progetto?

A che punto è il progetto? Se tutto ciò che i promotori del progetto è un’idea e un white paper, non è un buon segno. Le idee sono estremamente comuni: ciò che conta è la capacità di esecuzione.

Idealmente, il progetto dovrebbe essere riuscito ad arrivare almeno in parte alla realizzazione prima di chiedere fondi a investitori esterni.

Da chi è composto il team?

È essenziale conoscere le informazioni sul management e sui principali sviluppatori. Leggendo le biografie del team, gli investitori possono farsi un’idea del background delle persone coinvolte.

Cerca pertanto di chiederti quali siano i loro precedenti? Idealmente, questa non sarà la loro prima incursione nei token cripto. I membri del team hanno condotto ICO di successo e costruito imprese di successo in passato? Una solida esperienza pregressa è particolarmente utile quando si devono affrontare gli inevitabili ostacoli che si presentano in qualsiasi progetto in fase iniziale.

Il sito web è professionale e facile da usare?

Oggigiorno è facile creare un sito web dall’aspetto professionale, ma alcuni progetti ICO riescono ancora a scivolare in questo ambito. Se non riescono ad avere una presenza online adeguata… è un pessimo segno. Sono attivi sui social media?

Ci sono errori di battitura e di formattazione nel loro white paper?

Ricorda anche che gli investitori possono avere più fiducia nelle persone che stanno dietro a un’ICO se possono incontrarle fisicamente, stringere loro la mano e fare loro domande di persona. Come minimo, dovrebbe esserci un modo semplice per contattarli e dovrebbero rispondere alle domande. Gli investitori possono squalificare immediatamente le ICO se le informazioni di contatto sono vaghe o inesistenti!

Come fare una valutazione relativa?

La valutazione delle ICO è indubbiamente difficile anche per gli investitori più esperti. In molti casi, non ci sono utenti, ricavi, blockchain e proprietà intellettuale su cui basare una valutazione. Tuttavia, un modo per arrivare a una qualche forma di valutazione è quello di guardare alle ICO di successo del passato. Se le aziende di un settore simile e in una fase di sviluppo simile si sono valutate a meno di 5 milioni di euro, ma l’ICO in analisi punta a una valutazione di 50 milioni di euro, è un segnale di allarme.

Chi sono gli altri investitori?

Se una ICO è interessante, otterrà l’attenzione e il sostegno di investitori noti. Si tratta di un’informazione importante da ricercare perché la presenza di investitori già noti che si impegnano nel progetto è una forte convalida per una ICO. Se l’ICO non è stata in grado di convincere alcun investitore “smart money” a sostenere il progetto, probabilmente c’è evidentemente un’ottima ragione per cui si sono tenuti alla larga.

Partecipare a fianco di investitori di successo in criptovalute permette ad altri di copiare efficacemente la loro strategia e di seguire le loro orme.

Cosa succederà dopo la realizzazione dell’ICO?

Guarda che cosa ambisce a fare il progetto con il denaro raccolto. Il progetto dovrebbe avere un budget dettagliato e un percorso chiaro delle tappe che vuole raggiungere. Anche in questo caso, si tratta di capire l’obiettivo del progetto: l’ICO viene condotta per sviluppare qualcosa che non esiste ancora, oppure si tratta di incrementare il marketing di una soluzione esistente che ha già una domanda dimostrabile? Quanto più un progetto è precoce, tanto più è speculativo!

Leggere il white paper delle ICO: Analisi Tecnica

La seconda categoria di analisi riguarda la struttura dell’accordo, piuttosto che il progetto stesso. Ovvero, si riconosce il fatto che anche un progetto straordinario può essere un investimento scadente se i token coinvolti sono poco attraenti (e viceversa)!

Cosa ricevono gli investitori per il loro capitale?

Invece di quote di capitale, i progetti ICO possono offrire una quota di ricavi ai detentori di token, una quota di profitto, una quota del valore delle attività sottostanti che i token rappresentano, o qualcosa di completamente diverso. Le ICO sono meno standardizzate delle offerte pubbliche iniziali. Gli investitori dovrebbero assicurarsi di comprendere nel dettaglio cosa stanno effettivamente ottenendo per il loro denaro.

Qual è il punto di ingresso?

Le ICO hanno una data di inizio e una data di fine prestabilite, e spesso l’investimento anticipato comporta una struttura di bonus. Per esempio, investendo in una fase iniziale un investitore può ottenere dal 10 al 20% in più di un criptoasset.

Considera infatti che gli investitori della prima ora sono coloro che possono meglio influenzare lo slancio della ICO, motivo per cui vengono ricompensati con una valutazione più bassa al momento del loro acquisto.

Una valutazione più bassa è preferibile perché implica un maggior numero di token per la stessa quantità di capitale investito. Per certi versi, il meccanismo è simile al modo in cui spesso gli organizzatori applicano una tariffa “early bird” più conveniente ai ticket per gli eventi, al fine di incoraggiare le iscrizioni anticipate. Gli investitori devono sapere se stanno ottenendo le migliori condizioni possibili per il loro capitale.

Quali sono le soglie minime e massime?

Una ICO deve stabilire una soglia minima che, se non viene raggiunta, comporta il fallimento dell’operazione e la restituzione dei fondi a tutti gli investitori. Si tratta di una caratteristica fondamentale della ICO, considerato che un progetto ha bisogno di una certa quantità di fondi per fare ciò che dice di voler fare. Se non è in grado di raccogliere il quantitativo minimo di denaro auspicato, allora non può tentare di realizzare i piani che hanno generato la base dell’investimento.

Così come è prevista una soglia minima, il progetto dovrebbe anche avere un tetto massimo di finanziamento. Le ICO che non prevedono un tetto massimo di finanziamento segnalano che accetteranno tutti i fondi offerti, il che potrebbe paralizzare la domanda dei token dopo l’ICO.

Insomma, le ICO con una domanda di token 2 volte superiore al numero di token effettivamente disponibili possono aspettarsi una buona performance di prezzo dopo l’ICO, perché alcuni degli investitori che hanno perso questa opportunità potrebbero cercare di soddisfare la loro domanda acquistando dopo la fine dell’ICO. Ma se il progetto ICO emette tutti i token per i quali c’è domanda, elimina questo livello di domanda insoddisfatta e tutte le tensioni positive sui prezzi che ne derivano.

Come vengono assegnati i token ai promotori?

È un fatto sospetto se i fondatori si assegnano un numero eccessivo di nuovi token. Quando Satoshi Nakamoto lanciò per la prima volta il Bitcoin, non si assegnò un’enorme quantità di BTC per premiarsi di averlo inventato. Ogni Bitcoin che Nakamoto ha ricevuto è stato estratto, come tutti gli altri.

La maggior parte dei fondatori di ICO non sono però altruisti come Nakamoto. Le persone che lavorano duramente per creare un progetto di valore vogliono infatti trarne profitto. Intendiamoci: non c’è niente di male in ciò, a patto che il management non esageri con l’attribuzione a sé stessa dei token derivanti dalla ICO. In linea di massima, un buon punto di equilibrio è rappresentato dal 10% dei token attribuiti ai promotori.

Quanto dura il periodo di lock-up per le persone chiave?

Gli investitori dell’ICO devono assicurarsi che i fondatori e le persone chiave siano coinvolte a lungo nel progetto, evitando che escano dallo stesso non appena l’ICO è terminata, per vendere i token appena guadagnati e salpare verso altri progetti, lasciando gli investitori dell’ICO con le mani in mano.

Il meccanismo per garantire che i promotori e le persone chiave abbiano una forte ragione per rimanere coinvolti nel progetto e promuoverne il valore a lungo termine è quello di sottoporre i loro token a un periodo di lock-up.

Il periodo di lock-up significa che i fondatori e il management non potranno vendere i loro token per un certo periodo dopo l’ICO. In genere, i loro token saranno sbloccati secondo un calendario prestabilito, ad esempio un terzo dopo 12 mesi, un terzo dopo 24 mesi e un terzo dopo 36 mesi.

Quanto dura il periodo di lock-up per l’investitore?

Gli investimenti in equity crowdfunding e in venture capital richiedono solitamente anni di attesa prima di essere smobilizzati. Tuttavia, gli investitori delle ICO possono spesso ottenere una “uscita” dall’investimento subito dopo l’inizio della negoziazione dei token sugli exchange. In questo modo, gli investitori possono incassare e riciclare il loro capitale in nuove ICO, se lo desiderano. Tuttavia, alcune ICO limitano questa possibilità bloccando i token degli investitori. Tali restrizioni rendono una ICO un po’ meno interessante da investire, a parità di condizioni.

Come funziona il meccanismo di scalabilità?

La maggior parte delle ICO funziona in base al principio del “primo arrivato, primo servito” per incoraggiare le persone a investire il più rapidamente possibile. Tuttavia, le ICO più interessanti possono permettersi di scalare utilizzando una politica di allocazione massima, ovvero non consentendo a nessun singolo investitore di ottenere più di una determinata quantità di token.

Le ICO ad allocazione massima dovrebbero finire con i token in mano a più investitori, piuttosto che concentrati nelle mani di pochi grandi investitori: per una ICO gestire la propria offerta in questo modo è un segnale piuttosto forte, sebbene rischioso se la domanda che ci si aspettava non si concretizzasse…

 

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