I benefit inerenti l’invalidità sono davvero tanti, così come le malattie o patologie che concorrono a ottenere la percentuale.
Potremmo chiederci se determinati eventi gravi per la salute, come un infarto, possano rendere un soggetto invalido civile, consentendoli dunque di poter accedere a tutti gli aiuti destinati alle categorie protette.
In effetti la Legge contempla ogni caso ed è l’INPS, con la Commissione ad hoc, che stabilisce la situazione sanitaria di un soggetto e poi attiva tutti quei supporti, non solo economici, per permettergli di vivere una quotidianità più serena e dignitosa.
Per quanto riguarda l’infarto e il collegamento diretto con le categorie protette, possiamo affermare che non è sufficiente subire un evento così grave per ottenere l’invalidità permanente, ma ci sono molte altre opzioni a cui si può accedere.
Infarto e categorie protette, quando si ottengono bonus e agevolazioni
Per categorie protette si intende quelle hanno ottenuto un’invalidità almeno del 46%, a causa di infarto o altre patologie, anche concomitanti. Una volta che si è dichiarati dall’INPS appartenenti a queste, ci si può iscrivere alle liste di collocamento mirate e trovare più facilmente un lavoro. La condizione di salute, però, deve essere certificata dalla Commissione dell’INPS, che provvede ad esaminare la richiesta di accesso all’invalidità civile.
Per quanto riguarda l’infarto, i medici della Commissione decideranno la percentuale di invalidità a seconda della gravità dei danni. L’Istituto di Previdenza utilizza delle tabelle proprio per inquadrare il soggetto. Più precisamente, le linee guida generali indicano 4 classi di gravità della malattia, con conseguente percentuale di invalidità assegnata, anche se poi a seconda del caso possono concretizzarsi delle variazioni.
- Classe 1: 21-30% di invalidità;
- Classe 2: 41-50% di invalidità;
- Classe 3: 71-80% di invalidità;
- Classe 4: 100% di invalidità.
Dunque a seguito di giudizio di classe 2, il soggetto può iscriversi alle categorie protette. Mentre per ottenere l’assegno di invalidità bisogna raggiungere almeno il 75%. Questa però non dà accesso immediato alle categorie protette, anche perché il soggetto ha magari un lavoro e può eventualmente godere di altri benefit. Per iscriversi alle categorie protette è necessario recarsi all’ufficio di collocamento territoriale, esibendo le certificazioni che dimostrino la condizione in questione.
Una volta che si è effettuata tale procedura, si potrà guardare le offerte di lavoro dedicate, e quindi partecipare a selezioni esclusive, mirate proprio alla categorie di soggetti individuati dalla Legge. Naturalmente, come abbiamo accennato durante l’approfondimento su infarti e invalidità, ogni situazione viene esaminata dalla Commissione in modo univoco, e di conseguenza tutte le misure concesse possono variare di volta in volta.