Tra le forme di investimento più gradite dal piccolo investitore, quelle sul reddito fisso raccolgono sempre i maggiori consensi. I motivi sono principalmente due. Primo, la certezza del rendimento, già noto a priori prima ancora di impegnare il capitale. Secondo, la certezza di riavere sempre indietro i soldi iniziali, a scadenza o anche prima a seconda dei casi.
Ora, quando quella certezza la si pretende sempre, cioè per tutto il periodo dell’investimento, la scelta ricade spesso sui conti deposito e i buoni alle Poste. I primi sono più adatti per il breve-medio periodo e i secondi per il medio-lungo, in conseguenza della struttura step-up che in genere li caratterizza. In tal caso, come funziona l’eventuale rimborso anticipato del titolo prima della sua naturale scadenza? In altri termini, il rimborso anticipato di un buono fruttifero postale deve essere integrale o parziale e quanti e quali interessi ottengo?
Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ammette sempre, entro i termini di prescrizione, il rimborso di un buono sottoscritto. L’operazione è quindi consentita anche prima che un buono giunga al termine. Facciamo un esempio. Il buono 3×4 dura 12 anni, ma CDP ne ammette il rimborso anche dopo 12 settimane o 12 mesi dall’acquisto.
Un’altra faccenda riguarda il “quanto” è possibile rimborsabile: tutto o anche solo una parte del valore nominale sottoscritto? La risposta è duplice e dipende dalla tipologia di titolo acquistato: è di tipo cartaceo o dematerializzato? I cartacei sono caratterizzati dall’indivisibilità e non sono rimborsabili parzialmente.
I titoli dematerializzati si possono rimborsare anche per una parte del nominale sottoscritto. L’importante è che il valore sia almeno di 50 € e relativi multipli. Una eccezione riguarda il buono 7insieme, per il quale gli importi minimi sono di 1.000 € e relativi multipli. Ancora, i buoni Impresa si possono rimborsare in anticipo per una frazione del nominale sottoscritto purché per multipli di 50 € e solo nella parte di nominale eccedente il taglio minimo iniziale di 5mila €.
La seconda faccenda riguarda gli interessi: quali e quando si incassano in sede di rimborso anticipato? Il capitale nominale sottoscritto è sempre rimborsato. Cioè, non esiste la possibilità che il valore di rimborso sia inferiore al valore nominale del buono stesso, qualunque ne sia il momento in cui si esercita il riscatto.
Quanto agli interessi, CDP accredita solo il netto degli stessi dopo averne decurtata la componente fiscale (ritenuta ed eventuale imposta di bollo). Ancora, gli interessi sono corrisposti solo dopo che sia trascorso un determinato numero di mesi dal loro acquisto. Questo periodo minimo varia da un buono postale a un altro ed è riportato sul Foglio Informativo del prodotto sottoscritto.
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