Nel giorno in cui l’Antitrust ha chiuso l’istruttoria su Intesa Sanpaolo per la vicenda Isybank, facciamo il punto sui possibili sviluppi delle quotazioni per le prossime settimane.
Le conclusioni dell’Antitrust dell’istruttoria su Intesa Sanpaolo per la vicenda Isybank
L’Antitrust ha concluso l’indagine su Intesa Sanpaolo e la sua banca digitale Isybank, accettando gli impegni proposti per eliminare le potenziali scorrettezze identificate. L’inchiesta riguardava presunte pratiche commerciali scorrette durante il trasferimento di oltre 2 milioni di clienti da Intesa Sanpaolo a Isybank, considerati “prevalentemente digitali”.
Un portavoce di Intesa Sanpaolo ha espresso soddisfazione per il riconoscimento degli sforzi del gruppo e della collaborazione con l’Autorità per garantire il miglior servizio ai clienti. Isybank continuerà a sviluppare un’offerta innovativa e di qualità, con Intesa Sanpaolo che mantiene la tecnologia al centro del proprio piano d’impresa, mirato a consolidare la leadership in Europa anche nel campo dell’innovazione.
Il trasferimento dei clienti da Intesa a isybank è avvenuto in due fasi: la prima, il 16 ottobre 2023, ha coinvolto circa 300.000 clienti, mentre la seconda, il 18 marzo, ha riguardato oltre 2 milioni di clienti. I conti correnti presso Intesa Sanpaolo sono stati chiusi unilateralmente e sostituiti con nuovi conti presso Isybank, che però mancavano di alcuni servizi precedentemente disponibili. Inoltre, i clienti non avevano ricevuto informazioni complete e facilmente fruibili e non avevano fornito il proprio consenso espresso.
Le raccomandazioni degli analisti
Negli ultimi tre mesi sono stati 24 gli analisti che hanno espresso un giudizio sul titolo Intesa Sanpaolo. Il rating medio, quindi, è Compra con un prezzo obiettivo medio a un anno che esprime una sottovalutazione di poco superiore al 15%.
Le indicazioni dell’analisi grafica sul titolo Intesa Sanpaolo
L’impostazione di lungo periodo su Intesa Sanpaolo è rialzista con le quotazioni che potrebbero continuare a salire secondo lo scenario indicato in figura. Solo una chiusura mensile inferiore a 2,7355 € potrebbe favorire un’inversione ribassista.
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