Per la quinta settimana consecutiva le quotazioni del petrolio chiudono sugli stessi livelli lasciando aperte le porte sia allo scenario rialzista che a quello ribassista. Tuttavia, non possiamo non notare che quella di maggio è stata la peggiore performance mensile dal dicembre 2023ò. Andiamo, quindi, a individuare i livelli da monitorare con attenzione in chiusura settimanale.
Nel corso dell’ultima seduta della settimana i prezzi del petrolio hanno ceduto oltre l’1% dopo i dati sull’inflazione statunitense per valutare la domanda futura. Adesso l’attesa è per la riunione dell’OPEC+ di domenica per determinare l’offerta nel prossimo anno.
Un utilizzo più elevato delle raffinerie ha portato a una diminuzione maggiore del previsto delle scorte di petrolio greggio nella settimana fino al 24 maggio, secondo i dati dell’Energy Information Administration (EIA). Tuttavia, le scorte di benzina sono aumentate di 2 milioni di barili, contro le aspettative di una diminuzione di 400.000 barili, nonostante l’aumento della domanda per il weekend del Memorial Day.
Gli analisti di Citi hanno scritto che la stagione dei viaggi estivi negli Stati Uniti è iniziata con il weekend del Memorial Day, con indicazioni iniziali di una forte attività di guida e volo, ma con un uso del carburante più contenuto, implicando miglioramenti di efficienza.
C’è stato, poi, un altro dato che ha condizionato l’andamento del petrolio. A marzo, la domanda di gasolio negli Stati Uniti è scesa al livello stagionale più basso dal 1998, mentre la produzione di greggio è aumentata raggiungendo un massimo plurimensile. Secondo i dati della U.S. Energy Information Administration, la domanda di combustibili distillati, che include gasolio e gasolio da riscaldamento, è stata significativamente colpita quest’anno a causa della debole attività manifatturiera, di un clima invernale più mite del previsto e dell’aumento dell’offerta di combustibili rinnovabili.
Nella zona euro, l’inflazione è aumentata del 2,6% a maggio, superando le aspettative del 2,5%. L’aumento probabilmente non impedirà alla Banca Centrale Europea di tagliare i tassi di interesse la prossima settimana, ma potrebbe rallentare il ciclo di taglio dei tassi nei prossimi mesi.
Il mercato petrolifero è stato sotto pressione nelle ultime settimane a causa della prospettiva di costi di finanziamento più elevati, che possono frenare la domanda di petrolio.
I mercati attendono anche la riunione dell’OPEC+ di domenica, con il gruppo che lavora a un complesso accordo per estendere alcuni dei suoi profondi tagli alla produzione di petrolio fino al 2025. Gli analisti di Commerzbank ritengono che l’estensione dei tagli volontari alla produzione da parte dell’OPEC+ potrebbe far risalire i prezzi del petrolio, minacciando una significativa carenza di offerta nel terzo trimestre.
Sono ormai cinque settimane che le quotazioni chiudono la settimana quasi sempre sugli stessi livelli. A questo punto solo la rottura di uno dei livelli 75,91 $ o 84,98 $ potrebbe dare direzionalità alle quotazioni. Al rialzo lo scenario più probabile è quello indicato dalla line tratteggiata, mentre al ribasso è indicato dalla linea continua.
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