Il Ftse Mib, sostenuto dal forte andamento dei titoli bancari, ha registrato una delle migliori performance settimanali a livello mondiale. Solo l’Hang Seng e l’indice svizzero, infatti, hanno fatto leggermente meglio. Continua, quindi, il trend rialzista che, a meno di segnali di inversione, potrebbe continuare ancora a lungo portando le quotazioni verso area 40.000. Per evitare di rimanere incastrati in posizioni rialziste perdenti, quali sono i supporti da monitorare?
La settimana è stata caratterizzata da record per le borse europee, con Francoforte, Parigi e Londra che hanno raggiunto i loro massimi storici, nonostante un bilancio settimanale contrastante. Anche Wall Street ha toccato livelli record, alimentata dall’ipotesi che la Federal Reserve possa ridurre i tassi di interesse almeno due volte, a seguito del rallentamento dell’inflazione negli Stati Uniti nel mese di aprile.
Nel dettaglio, il Ftse Mib di Piazza Affari è stato il migliore, raggiungendo i massimi dal maggio 2008 con un guadagno settimanale del 2,1%, e una performance da inizio anno del 16,6%. Francoforte ha registrato una leggera perdita dello 0,35%, ma ha comunque un incremento dell’11,67% da inizio anno. Parigi ha segnato un calo dello 0,63% (+8,27% da inizio anno). Londra è scesa dello 0,16% (+8,88% da inizio anno), mentre Madrid ha guadagnato il 2% nella settimana e il 12,13% da inizio anno.
Il settore dei viaggi è stato il peggiore, con un calo dell’1%, mentre le telecomunicazioni (+3,28%) e il comparto immobiliare (+2,94%) hanno mostrato buone performance. A Milano, Banca MPS ha registrato la miglior performance (+11,8%), grazie alla percezione degli analisti che la banca sia sottovalutata e alla speculazione sulle future mosse del Tesoro, che potrebbe uscire dal capitale tramite la vendita di azioni o operazioni straordinarie. Gli operatori prevedono inoltre possibili aggregazioni tra banche, come suggerito dai movimenti in Spagna tra Bbva e Banco Sabadell.
Altri titoli in rialzo a Milano includono Bper (+11,6%), Tim (+8,8%), Unipol (+8%) e Banco BPM (+7,9%). In controtendenza, Erg ha perso il 4,8%, chiudendo la settimana con un -3,7% nella seduta odierna, a causa delle sfide legate al nuovo piano industriale al 2026. In calo anche Iveco (-2,6%), Eni (-2,3%) e Pirelli (-1,3%).
Dopo la pausa di riflessione registrata nel corso del mese di aprile, le quotazioni del Ftse Mib hanno accelerato nuovamente al rialzo chiudendo la seconda settimana consecutiva con un’interessante performance.
Lo scenario più probabile, quindi, rimane quello rialzista indicato in figura. Solo una chiusura settimanale inferiore a 32.220 potrebbe favorire un’inversione ribassista.
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