Le quotazioni del petrolio si salvano in extremis lasciando aperto lo scenario rialzista.
I mercati hanno reagito alle preoccupazioni sull’inflazione elevata che potrebbe persistere e ridurre la domanda. Alcuni analisti hanno affermato che i prezzi del petrolio rimangono deboli a causa delle preoccupazioni sulle politiche dei tassi di interesse della Federal Reserve e dell’aumento delle scorte di petrolio greggio negli Stati Uniti. Inoltre, un rapporto di Reuters ha indicato che Vladimir Putin potrebbe cercare un cessate il fuoco in Ucraina, aumentando la pressione sul mercato.
I verbali dell’ultima riunione della Fed hanno mostrato che alcuni politici erano disposti ad aumentare ulteriormente i tassi di interesse se l’inflazione aumentasse. Tuttavia, il presidente della Fed, Jerome Powell, ha dichiarato che ulteriori aumenti sono improbabili. Tassi di interesse più elevati aumentano il costo del prestito, rallentando l’attività economica e riducendo la domanda di petrolio.
Il prossimo incontro di politica dell’OPEC+ si terrà online il 2 giugno, un giorno dopo rispetto al previsto, e si prevede che il gruppo estenderà i tagli alla produzione nella seconda metà dell’anno. L’Arabia Saudita e i suoi partner si riuniranno per valutare i tagli alla produzione di circa 2 milioni di barili al giorno, introdotti per prevenire un surplus e sostenere i prezzi del petrolio. La decisione di tenere l’incontro online potrebbe essere stata influenzata dalla salute del re saudita Salman e dalla morte del presidente iraniano Ebrahim Raisi. La mossa è vista come un’indicazione chiara del mantenimento delle attuali quote di produzione.
La riunione online segna un ulteriore allontanamento dagli incontri fisici, una tendenza iniziata durante la pandemia. I precedenti rinnovi dei tagli sono stati annunciati dai singoli paesi membri e non dall’OPEC+ nel suo insieme. L’intervento del gruppo ha avuto successo nel mantenere i prezzi del petrolio sopra gli 80 dollari al barile, anche se l’Arabia Saudita avrebbe bisogno di prezzi più vicini ai 100 dollari per coprire i suoi ambiziosi piani di spesa. L’OPEC+ sta anche rivedendo la capacità produttiva dei paesi membri per stabilire obiettivi separati per il 2025.
La settimana del petrolio è stata quasi tutta al ribasso, ma con il colpo di coda di venerdì, le quotazioni hanno recuperato l’ultimo baluardo contro i ribassisti, area 77,21 $. Potrebbe essere, quindi, probabile una ripartenza al rialzo secondo lo scenario mostrato in figura. In caso contrario le quotazioni potrebbero accelerare al ribasso.
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