Dopo il picco dell’autunno scorso, il mercato delle obbligazioni sta vivendo una generalizzata fase di rientro dei rendimenti. Dopo aver toccato picchi importanti tra settembre e ottobre 2023, il mercato sembra aver invertito la rotta. L’anno scorso il verbo dominante era ‘sell’, mentre da settimane il ‘buy’ ha la meglio sui primi.
Certo, siamo anni luce distanti dai rendimenti risibili, e a tratti ridicoli, di inizio decennio, quando il reddito fisso era un asset quasi spuntato sul fronte dei ritorni. Ora, premesso ciò, ci chiediamo: i titoli di Stato in euro a 5 anni emessi in Grecia o Germania, Spagna e Portogallo rendono più o meno dei BTP del Tesoro? Vediamo quanto offrono gli altri emittenti sovrani in euro a parità di durata.
Il ritorno sul reddito fisso dipende certamente dalla durata e/o vita residua del bond in sé, ma non è l’unica variabile di riferimento. Altrettanto importante è ad esempio il rating emittente, ossia il giudizio sulla solidità e solvibilità del debitore. Più è alto, minore sarà l’interesse corrisposto a parità di altri termini di raffronto.
Per rendercene conto prendiamo il caso della Germania, Stato dall’economia molto forte e robusta e conti pubblici in ordine. Il rating Paese è pari ad AAA sia per Fitch, che per S&Poor’s e Scope, e ad Aaa per Moody’s. Insomma, un rating da fare invidia a molte altre nazioni. Ora, quanto rendono i Bund a 5 anni ai primi di aprile? Intorno al 2,317% secondo le rilevazioni effettuate al tempo dell’articolo.
È più alto, invece, quello offerto dai BTP del Tesoro del MEF sulla stessa scadenza, e per l’esattezza pari al 3,216%. A parità di valuta dello strumento, di durata e tipologia di bond, quello italiano rende il 4,5% complessivo in più (cioè nei 5 anni) rispetto all’omologo tedesco. Questione (anche) di rating, considerato che quello del Belpaese è oggi pari a: BBB per S&Poor’s e Fitch, BBB+ per Scope e Baa3 per Moody’s.
Per farci un’idea migliore sullo stato dell’arte dei rendimenti sovrani europei sul timeframe a 5 anni, consideriamo altri 3 Stati più affini all’Italia. Il riferimento è a Spagna e Portogallo nella penisola Iberica e la Grecia ad Est. Le obbligazioni sovrane quinquennali del Paese ellenico rendono il 2,844%. Il rating Paese è oggi pari a BBB- per S&Poor’s, Fitch e Scope, e a Ba1 per Moody’s.
I bond sovrani portoghesi a 5 anni rendono oggi il 2,580%, mentre si sale al 2,828% per i Bonos quinquennali spagnoli. Vediamo i giudizi delle agenzie di rating per i rispettivi Stati. Il Paese lusitano vanta giudizi pari ad A- per Scope e Fitch, A3 per Moody’s e BBB+ per S&Poor’s. Quelli della Spagna, invece, si attestano ad A per S&Poor’s, A- per Scope e Fitch, infine Baa1 per Moody’s.
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