Chi va in pensione, generalmente, è obbligato a presentare l’ISEE. Tuttavia, ci sono alcuni casi in cui non si è tenuti a farlo.
Tutti almeno una volta nella vita hanno fatto l’ISEE. Questo strumento serve per dimostrare la situazione economica della famiglia e, quando è basso, aiuta i nuclei ad ottenere agevolazioni. Pensiamo, ad esempio, a quando si iscrivono i figli all’università e alla possibilità di accedere ad uno sconto nelle tasse. L’indicatore, ovviamente, non è obbligatorio in quanto non si tratta di una dichiarazione dei redditi, ma solo un documento che accerta in che condizioni economiche siamo.
Diventa però necessario nei casi in cui ce lo richiedono, per ottenere delle agevolazioni in base alla fascia di reddito in cui siamo inseriti. Senza l’ISEE non potremmo usufruirne, perché sarebbe impossibile conoscere la nostra situazione reddituale. Ad esempio quanto guadagniamo, se siamo in condizione di povertà o se le nostre entrate sono medio-alte e via dicendo. Ma cosa succede quando andiamo in pensione? Dobbiamo presentare il documento?
Quando si raggiunge una certa età e un numero di contributi lavorativi versati si può godere del meritato riposo previsto dalla pensione. Quest’ultima è una prestazione erogata dall’INPS mensilmente per garantire all’anziano lo stesso tenore di vita che faceva quando lavorava, ma non è ovviamente un reddito da lavoro. Per accertare la situazione economica, ci sono alcuni casi in cui i pensionati devono presentare l’ISEE, ma altri in cui non è obbligatorio.
Fornire l’ISEE è necessario per ottenere l’Assegno di inclusione che aiuta a integrare il reddito o l’Assegno unico. Invece, non serve quando si deve godere di prestazioni collegare al reddito. Ad esempio le maggiorazioni sulla pensione, la quattordicesima e l’Assegno sociale, oppure per ottenere un’esenzione del ticket. Quando si parla di questi ultimi casi, si prende in considerazione il reddito e non la situazione economica.
Dunque, i pensionati non sono obbligati a fare l’ISEE ogni anno, ma solo quando devono continuare a beneficiare di prestazioni che dipendono dalla situazione economica di tutta la famiglia. Il documento deve essere presentato se si gode di prestazioni sociosanitarie, residenziali o ricoveri presso RSA e altre residenze protette. Oppure se si percepiscono, come detto, prestazioni di sostegno sociale, tra cui l’ADI. Un’altra misura che necessita dell’indicatore è la Carta acquisti, insieme al pagamento della retta universitaria di figli e nipoti.
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