Vuoi investire in BTP, le obbligazioni emesse dallo Stato italiano? Scopri come funzionano e quali sono le due modalità che permettono ad un risparmiatore di guadagnare investendo in questi titoli.
I BTP, ovvero i Buoni del Tesoro Poliennali, sono obbligazioni emesse dallo Stato italiano per finanziare il debito pubblico. Si tratta di strumenti finanziari che offrono due modalità di guadagno agli investitori: il pagamento delle cedole e il guadagno in conto capitale. Grazie a queste due modalità di guadagno è possibile arrivare raddoppiare il capitale investito senza fare praticamente nulla e in tutta sicurezza. Scopriamo di più su queste due modalità di guadagno
I due modi di guadagnare coi BTP: il pagamento delle cedole
Le cedole sono gli interessi che lo Stato paga periodicamente agli investitori che possiedono i BTP. Di solito, le cedole sono pagate ogni sei mesi, ma possono variare a seconda del tipo di BTP. Inoltre, alcuni BTP sono sprovvisti di cedola, ma sono molto rari. Il tasso di interesse delle cedole è fisso e stabilito al momento dell’emissione del BTP. Anche se alcuni BTP, per esempio gli inflation linked, pagano una cedola variabile.
Quindi nel caso più frequente, quello della cedola fissa, l’importo che si riceve rimane fisso fino alla scadenza del titolo, se non si modifica l’investimento. Per esempio, se si acquista un BTP con valore nominale di 100.000 euro e cedola del 3%, si riceveranno 1.500 euro ogni sei mesi, per un totale di 3.000 euro all’anno. Ovviamente al lordo delle imposte statali
La seconda fonte di rendimento: il guadagno in conto capitale
Il guadagno in conto capitale è la differenza tra il prezzo di acquisto e il prezzo di vendita o di rimborso del BTP. Il prezzo di acquisto è il prezzo che si paga per acquistare il BTP in emissione o successivamente sul mercato secondario. Il mercato secondario, il MOT, è gestito da Borsa Italiana e qui sono scambiato i BTP dopo la loro emissione.
Il prezzo di vendita è il prezzo che si ottiene vendendo il BTP sul mercato secondario prima della scadenza. Il prezzo di rimborso è il prezzo che lo Stato paga agli investitori che detengono il BTP alla scadenza. In generale questo valore corrisponde al valore nominale. Quindi il guadagno finale varia a seconda del prezzo di acquisto, di vendita o di rimborso. Per esempio, se si acquista un BTP al prezzo di 90 centesimi e lo si vende a 95 centesimi prima della scadenza, si ottiene un guadagno in conto capitale di 5 centesimi. Che moltiplicato per il numero dei BTP acquistati darà il guadagno finale in conto capitale
Quanto si può guadagnare
Abbiamo, così, scoperto i due modi di guadagnare coi BTP. Grazie a queste due modalità di guadagno coi BTP oggi è possibile anche raddoppiare il capitale. Infatti, ci sono del Buoni poliennali che hanno un prezzo molto basso e che a scadenza permettono un forte guadagno a cui va aggiunto un flusso cedolare importante. Per esempio, è il caso del BTP con scadenza settembre 2049 (Isin: IT0005363111). Questo BTP paga ogni anno una cedola lorda del 3,85% e se acquistato al momento della scrittura di questo articolo, si sarebbe pagato 93,7 centesimi. Il flusso cedolare totale e il guadagno in conto capitale, a scadenza permetteranno un guadagno lordo del 98%.
Le informazioni, i calcoli di probabilità e le previsioni presenti negli articoli hanno carattere esclusivamente informativo e non rappresentanùo in alcuno modo un’indicazione operativa.