Ci sono due BTP a scadenza ravvicinata perfetti per parcheggiare dei soldi fermi sul conto corrente per qualche mese. Offrono un rendimento garantito fino al 3% annuo lordo.
I BTP sono una delle opzioni più interessanti sul mercato per risparmiatori che cercano un guadagno sicuro al riparo da brutte sorprese. I Buoni del Tesoro Poliennali sono titoli di Stato che in genere, ma non sempre, offrono una cedola fissa semestrale e il rimborso del capitale alla scadenza. Due BTP a scadenza ravvicinata, possono essere adatti per chi vuole parcheggiare della liquidità per un breve o medio periodo. Ecco quali sono e le loro caratteristiche.
I Buoni del Tesoro Poliennali, hanno dei punti di forza per un risparmiatore prudente che vuole investire i suoi soldi in tranquillità. Primo punto di forza è la sicurezza. Essendo titoli di Stato, hanno una garanzia di pagamento da parte del Governo italiano, che ha sempre onorato i suoi debiti. Nella maggior parte dei casi offrono una cedola fissa, pagata semestralmente. Quindi, garantiscono un flusso cedolare costante fino al momento del rimborso.
Questi 2 BTP a scadenza ravvicinata, sono facili da acquistare e alla portata di tutte le tasche. Infatti, essendo quotati sul mercato telematico delle obbligazioni (MOT), possono essere acquistati e venduti in qualsiasi momento, a seconda delle esigenze e delle opportunità. Il quantitativo minimo parte da 1.000 euro nominali. Ma analizziamo le caratteristiche dei due titoli di Stato.
Il BTP settembre 2025 (Isin: IT0005557084) è stato emesso a luglio 2023 e ha una scadenza fissata per il 29 settembre 2025. Si tratta di un BTP cosiddetto short term, ovvero un BTP con una durata inferiore ai 5 anni. Questi BTP offre una maggiore liquidità e una minore sensibilità alle variazioni dei tassi di interesse rispetto ad altri titolo con una scadenza più lontana.
Il BTP settembre 2025 ha una cedola annuale lorda del 3,6%, che corrisponde a una cedola netta del 3,15%. Il rendimento effettivo a scadenza lordo al momento della scrittura dell’articolo era del 3,1% Il sito di Borsa italiana indica che il rendimento netto, quindi depurato dell’imposta fiscale del 12,5%, sarebbe del 2,5%, al prezzo corrente di 100,87 centesimi.
Il BTP novembre 2026 (Isin: IT0001086567) è stato emesso il 31 gennaio 1997 e ha una scadenza fissata per il 1° novembre 2026. Quindi questo titolo di Stato ha una scadenza appena inferiore ai 3 anni, circa 34 mesi al momento della scrittura dell’articolo. Ha una cedola annuale lorda del 7,25%, la più alta attualmente offerta dai BTP.
Il portale di Borsa italiana riporta un rendimento effettivo lordo annuo a scadenza del 2,8% se acquistato al prezzo di 111,5 centesimi. Il rendimento effettivo a scadenza netto, quindi depurato dell’imposizione fiscale, sarebbe appena inferiore del 2%. Si tratta di un BTP storico emesso 26 anni fa, in un periodo di inflazione elevata in Italia. Da qui la cedola veramente elevata per i nostri tempi.
Anche altri strumenti permettono investimenti di breve e medio termine con rendimenti interessanti, per esempio i conti deposito bancari a 3 anni. e per chi ha un orizzonte temporale di qualche mese, un conto deposito di una banca italiana arrivare ad offrire il 5% lordo annuo
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