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Fin dove potrebbe spingersi il ribasso in corso sul titolo Renault?

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Marco Calindri

Negli ultimi giorni alcune interessanti notizie hanno interessato le azioni Renault. Da un lato un’importante società come Aramco è entrata nel capitale di una controllata di Renault. Dall’altro, la casa francese, in collaborazione con altre industrie, ha sviluppato una tecnologia che permetterà di ridurre il costo delle batterie di circa il 20%.

Aramco entra nel capitale di HORSE

Aramco, azienda leader nel settore dell’energia e dei prodotti chimici, ha acquisito una quota del 10% in HORSE Powertrain Limited, la nuova società creata dal Gruppo Renault e Geely per sviluppare soluzioni di mobilità sostenibile. Questa operazione rientra negli sforzi di Aramco per contribuire alla transizione energetica globale tramite lo sviluppo e la commercializzazione di tecnologie a basse emissioni.

L’investimento include anche una collaborazione con Valvoline per migliorare le prestazioni dei motori termici di HORSE Powertrain Limited attraverso tecnologie avanzate, carburanti e lubrificanti. Aramco, Renault e Geely ritengono che per decarbonizzare con successo l’industria automobilistica sia necessario combinare diverse tecnologie, come motori termici efficienti, trasmissioni, motorizzazioni ibride, carburanti alternativi e veicoli elettrici.

HORSE Powertrain Limited si impegna a sviluppare tecnologie di nuova generazione a bassissime emissioni, utilizzando anche le competenze di Aramco nei carburanti sintetici, nell’idrogeno e nell’ottimizzazione dei motori termici. Secondo il Gruppo Renault, la produzione annua di HORSE Powertrain Limited dovrebbe raggiungere i 5 milioni di gruppi motopropulsori, offrendo un ampio portafoglio di tecnologie avanzate per i suoi partner globali.

Renault a pronta a ridurre del 20% il costo delle batterie per autoveicoli

Ampere, una società europea del Gruppo Renault specializzata in veicoli elettrici, ha annunciato l’ampliamento della sua offerta di batterie con l’introduzione della tecnologia LFP (Litio-Ferro-Fosfato) accanto alle già utilizzate batterie NMC (Nickel-Manganese-Cobalto). Questa strategia risponde alla volatilità dei mercati e all’evoluzione delle tecnologie, permettendo un significativo risparmio per i consumatori. L’integrazione delle tecnologie LFP e “Cell-to-Pack” consentirà ad Ampere di ridurre del 20% il costo delle batterie dei veicoli a partire dal 2026. Le batterie LFP, meno costose grazie all’uso di materiali più economici e abbondanti, sono ideali per veicoli di piccole e medie dimensioni. La tecnologia “Cell-to-Pack”, sviluppata con LG Energy Solution, permette di integrare più celle in un unico pacco batteria, migliorando l’efficienza energetica e riducendo i costi di produzione.

Ampere ha collaborato con LG Energy Solution e CATL per creare una catena del valore integrata in Europa, con batterie LFP fornite per diversi modelli Renault e Alpine fino al 2030. Altre collaborazioni includono AESC Envision, specializzata nelle batterie NMC in Francia, CATL in Ungheria e LGES in Polonia. La tecnologia “Cell-to-Pack” rappresenta una novità mondiale per le celle a sacchetto e permette di incrementare l’autonomia delle auto elettriche. Le batterie saranno assemblate ad Ampere ElectriCity nello stabilimento di Douai, garantendo competitività e una solida catena del valore in Europa.

I primi modelli equipaggiati con batterie LFP dovrebbero essere disponibili dall’inizio del 2026, segnando un punto di svolta nella concorrenza globale per la mobilità elettrica.

Le indicazioni dell’analisi grafica

Il futuro del titolo si deciderà in prossimità di area 48,78 €. Una chiusura settimanale sopra questo livello potrebbe favorire una ripartenza al rialzo, un conferma in tal senso potrebbe arrivare da una chiusura settimanale superiore a 52,34 €. In caso contrario il ribasso potrebbe svilupparsi secondo lo scenario indicato in figura.

Situazione contrastata per gli indicatori sul titolo Renault
Situazione contrastata per gli indicatori sul titolo Renault

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