Inizio settimana al rialzo per le azioni Campari dopo che la quinta settimana consecutiva al ribasso aveva fatto registrato un patter ribassista che non si vedeva sul suo grafico da 10 anni. Cosa potrebbe accadere adesso?
Le ragioni alla base del ribasso di Campari
Tra i titoli che hanno performato peggio nelle ultime settimane c’è Campari. Jefferies ha ridotto il target price da 10,5 € a 9,5 €, mantenendo la raccomandazione “hold”. In vista dei risultati semestrali, previsti per il 30 luglio, gli analisti prevedono una continua normalizzazione nel settore degli spirit. Il posizionamento di Campari nel segmento dei bitter dovrebbe permettere una ripresa più rapida rispetto ai concorrenti, ma le condizioni climatiche avverse dell’ultimo trimestre pesano sulle previsioni per il 2024.
I punti di forza e di debolezza
L’azienda presenta un elevato rapporto EBITDA/fatturato, generando margini elevati al netto di svalutazioni, ammortamenti e tasse, e dimostra una forte redditività. Tuttavia, la sua situazione finanziaria è caratterizzata da un certo indebitamento e mancanza di margini di investimento significativi. La società opera con multipli di utili elevati, con un valore aziendale stimato di 4 volte il fatturato dell’esercizio in corso, suggerendo una forte valorizzazione rispetto ai flussi di cassa generati. Inoltre, paga pochi o nessun dividendo, offrendo un rendimento basso o inesistente. Negli ultimi 12 mesi, gli analisti hanno regolarmente rivisto al ribasso le aspettative di utili e, in passato, le pubblicazioni del gruppo hanno spesso deluso con scostamenti negativi rispetto alle aspettative.
Era da 10 anni che le azioni Campari non registrano un pattern ribassista così: le indicazioni dell’analisi grafica
La tendenza in corso è ribassista ed era da 10 anni che le azioni Campari non registravano un pattern ribassista così importante. Tuttavia, non ancora tutto è perduto. Come si vede dal grafico, infatti, le quotazioni sono vicine al livello chiave in area 8,655 €. Una chiusura settimanale superiore a questo livello potrebbe favorire una ripartenza al rialzo. In caso contrario la discesa potrebbe proseguire secondo lo scenario mostrato in figura.
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Era da tre mesi che sui mercati azionari americani non si registrava un ribasso così importante