La settimana appena conclusasi ha visto le azioni Enav registrare una delle migliori performance settimanali tra i titoli a media capitalizzazione. A sostenere le quotazioni sono stati i conti del 2023 e il piano industriale presentato agli investitori. Senza dimenticare un dividendo in forte crescita con un rendimento che, allo stato attuale, è pari a circa il 6%.
Enav, la società italiana dei controllori di volo, si prepara a espandere le proprie attività nel settore non regolamentato, compresa la gestione di aeroporti, attraverso operazioni di acquisizione. Il piano industriale presentato a Milano prevede un budget di investimento di 250 milioni di euro entro il 2026, con l’obiettivo di generare ricavi aggiuntivi di circa 100 milioni di euro. Nel 2023, Enav ha registrato ricavi consolidati in crescita del 5,9% rispetto all’anno precedente, raggiungendo quota un miliardo di euro, con ricavi nel settore non regolamentato pari a 43,1 milioni di euro. L’utile netto è salito a 112,7 milioni di euro, consentendo un aumento del dividendo del 17%. Allo stato attuale il rendimento del dividendo di Enav è pari a circa il 6%.
Il piano prevede un aumento dei ricavi nel settore non regolamentato a circa 70 milioni di euro entro il 2026. Enav mira a sviluppare il settore su due fronti principali: il potenziamento delle attività esistenti e l’ottimizzazione di nuovi business, tra cui servizi per droni, formazione e servizi meteo. Inoltre, prevede operazioni di fusione e acquisizione per rafforzare il posizionamento dell’azienda, inclusa la valutazione del mercato della gestione aeroportuale.
Il CEO di Enav, Paolo Monti, ha sottolineato l’importanza della crescita, dell’innovazione e della sostenibilità per l’azienda, affermando che il mercato regolato rimane il core business, ma che l’azienda intende capitalizzare sulle competenze esistenti per accelerare lo sviluppo nel breve-medio termine. Tuttavia, Monti ha espresso cautela riguardo alle operazioni nel settore aeroportuale, sottolineando la necessità di un’analisi approfondita e responsabile delle opportunità di acquisizione. In ogni caso, l’azienda è determinata a guardare oltre il mercato regolato per garantire la crescita e lo sviluppo futuri.
Le ultime due settimane hanno registrato un rialzo come non si vedeva dal novembre 2020. Tutto, quindi, fa pensare a una continuazione del rialzo secondo lo scenario mostrato in figura. Una conferma in tal senso potrebbe arrivare da una chiusura settimanale superiore a 3,911 €.
I ribassisti, invece, potrebbero prendere il sopravvento nel caso di chiusure settimanali inferiori a 3,412 €.
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