Dopo gli annunci della settimana scorsa dati con dei Comunicato stampa sul sito istituzionale, il Tesoro in settimana ha emesso più titoli di Stato. Per l’esattezza i giorni di emissione sono stati due, martedì e mercoledì, in cui sono stati collocati bond a brevissimo, a medio e a lungo temine.
Quelli di durata più corta hanno riguardato i Buoni Ordinari del Tesoro, mentre il giorno dopo sono andati di scena i BTP, incluso un CCTeu a 7 anni. Ora, con riferimento ai primi titoli ecco quanto guadagnerà in 3 o 6 mesi chi ha comprato i BOT del Tesoro martedì 26 marzo.
L’obbligazione di durata più corta (meglio: vita residua più corta) è il BOT a 12 mesi emesso il 14/06/2023 e ISIN IT0005549388. La scadenza è prevista per la stessa data del prossimo giugno; pertanto, l’effettiva durata residua è di soli 78 giorni. L’altro giorno per l’esattezza si è trattata di una 3° tranche, già regolata giovedì 28.
Manco a dirlo è stato assegnato l’intero importo offerto di 1,5 miliardi di €, a fronte di una domanda di 3.015 mld di € (rapporto di copertura di 2,01). Quanto ha reso? Il rendimento lordo di aggiudicazione è stato fissato al 3,738% (rendimento medio ponderato), per un prezzo di aggiudicazione di 99,197. In base alle elaborazioni Assiom Forex si tratta quindi di un rendimento netto del 3,02%. A scadenza, cioè tra meno di 3 mesi, il Tesoro rimborserà 100 di nominale (al netto della ritenuta fiscale sul c.d. scarto di emissione).
L’obbligazione di durata più “lunga”, invece, è il BOT con ISIN IT0005589046 che scadrà il 30 settembre 2024 (durata: 186 giorni) e data emissione il 28/03/2024. Le uniche due date in comune con il BOT di cui sopra sono quelle di asta, il 26 marzo, e quella di regolamento, il 28.
In questo caso si è trattato di una 1° tranche, in cui sono stati offerti 7 mld di €, tutti assegnati, con un rapporto di copertura pari a 1,41. Quanto è stato il rendimento? Quello lordo di aggiudicazione è stato fissato al 3,765% (rendimento medio ponderato), che si traduce in un prezzo di aggiudicazione di 98,092. Sempre secondo l’analisi Assiom Forex, il rendimento netto del BOT in questione è del 3,087%.
Pur non trattandosi di ritorni stellari (in valori assoluti), il BOT in generale presenta comunque potenziali vantaggi per chi ha una certa liquidità infruttifera. Uno rimanda alla durata dell’investimento, calcolata non in anni bensì in termini di giorni residui. Il secondo è che si tratta di bond garantiti dallo Stato, quindi potenzialmente senza limiti.
Poi c’è che si tratta di obbligazioni alquanto liquide, e non a caso rientrano tra gli strumenti di liquidità al pari di CD, c/c, etc. Infine ecco il rendimento positivo, che applicato su un congruo capitale (non dimentichiamo che andrebbero coperte le spese dell’operazione) può generare un piccolo incasso extra. Perché no?
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