I BTP con prezzo inferiore a 100 centesimi potrebbero garantire un guadagno in conto capitale alla scadenza. Ecco perché questi titoli di Stato sono abbastanza ambiti dagli investitori.
In un mercato obbligazionario che offre tassi elevati, come quello attuale, gli investitori sono sempre alla ricerca di opportunità per massimizzare i guadagni. I Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) rappresentano una scelta popolare per la loro affidabilità e per i rendimenti che sono sui livelli più alti dell’ultimo decennio.
In riferimento al prezzo possiamo distinguere questi titoli in due categorie, quelli che hanno il prezzo sopra la pari e quelli che hanno il prezzo sotto la pari. I BTP con un prezzo di mercato inferiore a 100 centesimi si dice in gergo tecnico che sono sotto la pari. La distinzione non è di poco conto. I BTP acquistati sotto la pari a scadenza dovrebbero dare un guadagno in conto capitale. Al contrario, quelli quotati sopra la pari, a scadenza dovrebbero accusare una perdita in conto capitale. Ma quali sono i titoli sotto la pari e come possono creare guadagni al portafoglio di un investitore?
I BTP che si trovano attualmente sotto la soglia dei 100 centesimi sono numerosi. In teoria questi garantirebbero un guadagno positivo in conto capitale, ovviamente alla condizione che fossero rimborsati a scadenza alla pari. Tuttavia, durante la loro vita i BTP possono avere un prezzo una volta e una volta sotto la pari, a seconda delle condizioni di mercato.
Ad esempio, il BTP con scadenza nel 2049 (Isin: IT0005363111) e una cedola del 3,85% è quotato a 94,1 centesimi. Ma durante la sua vita è stato per alcuni anni sopra la pari. Nel 2021 il prezzo ha sfiorato i 160 centesimi. Allo stesso modo, il BTP con scadenza nel 2067 (Isin: IT0005217390) al momento dell’analisi è valutato a 73,41 centesimi, ma nel 2021 i prezzi hanno superato i 130 centesimi.
Investire in BTP sotto i 100 centesimi richiede una strategia ben ponderata. Gli investitori devono considerare il rendimento netto, che tiene conto delle tasse e del guadagno percentuale annuo. Un BTP acquistato a un prezzo inferiore al valore nominale e mantenuto fino alla scadenza può generare un guadagno netto positivo. Ma questo guadagno non è quello totale. All’apprezzamento del valore va aggiungo il flusso cedolare annuale, ossia gli interessi pagati dallo Stato durante la vita del titolo.
Un BTP con prezzo inferiore a 100 centesimi rappresenta un’opportunità di investimento da non sottovalutare ma anche da valutare con attenzione. Spesso i titoli molto sotto la pari hanno anche scadenze molto lontane. Un investitore deve tenere in considerazione anche questo fattore e ricordarsi che solo al rimborso si ha la certezza del guadagno.
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