Si tende spesso ad avere la sensazione di essere sottomessi dal partner, quando in realtà potrebbe essere il contrario, senza esserne del tutto consapevoli
In una relazione di coppia uno dei due partner, ad un certo punto della storia, può iniziare a sentirsi insofferente, a dimostrare dei segni di cedimento.
Spesso si tratta di un fattore scaturito da una problematica precisa: si crede, in sostanza, di essere sottomessi al partner. Di avere un compagno o una compagna che non farebbe altro che prevaricare sull’altro, imporre le proprie idee, il modus operandi, delle regole che potrebbero, inevitabilmente, stare strette.
In realtà potrebbe essere il caso che la parte debole della relazione non siamo noi, ma il nostro partner, per una coppia che è del tutto squilibrata. Ci si trova in una relazione in cui vi è un partner dominante che sottomette e che tende talmente a prevaricare sull’altro e a comandare la coppia, tanto da essere capace di monopolizzare il tutto. Insomma il rischio è che il carnefice della relazione siamo noi.
Ma come riconoscere se siamo noi che stiamo sottomettendo il partener? Dovete fare caso a come vi comportate. Siete tendenti a giudicare ogni azione del vostro partner? Il suo modo di fare, riprendendolo spesso, senza attendere nemmeno un attimo? Giudicare in continuazione le decisioni, le movenze, le idee sferrando colpi ogni volta che vi è la possibilità. Questo è un chiaro segno di prevaricazione sull’altro.
Un altro segnale potrebbe essere, al contrario, adulare eccessivamente il proprio compagno, andando a minare la sua autostima. Una bolla, che, molto probabilmente, sarà destinata a scoppiare.
Si tratterebbe di un delicato gioco di ruoli, in cui il partner sottomesso è tendente ad essere debole, rispetto a quello che sottomette. Nessuna decisione, nello specifico, viene dal membro non dominante presa, tutto passa per le mani del dominante. Si tratterebbe di veri e propri disturbi dalle cause ben specifiche. Un partner che tende ad essere dominante potrebbe assumere tale atteggiamento di dominanza appunto, per un trauma infantile.
Non aver soddisfatto i propri genitori, averli delusi o comunque non essere stati apprezzati sin da piccoli potrebbe essere la molla che fa scattare queste persone nell’essere assolutamente prevaricatrici nei confronti dell’altro. Questo capita sia se si ha un atteggiamento accondiscendente sia uno assolutamente fuori luogo con violenza verbale e non solo.
Le relazioni da tali persone non vengono vissute in maniera spontanea, anzi vi sono delle difficoltà che andrebbero affrontate con un terapista. Una persona di fiducia nonché specialista che possa davvero fare la differenza, andando a marcare le linee guida di un modo di comportarsi sano in una relazione.
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