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Dopo tre settimane consecutive al ribasso, i mercati azionari americani mostrano i muscoli: cosa potrebbe accadere adesso?

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Marco Calindri

La Storia dei mercati azionari americani, e non solo, è ricca di fasi ribassiste che hanno offerta incessanti opportunità di acquisto e guadagno per il lungo periodo. Cosa potrebbe accadere adesso dopo questa prima reazione seguita a ben tre settimane consecutive al ribasso?

Quali sono le caratteristiche dei ritracciamenti?

Qui di seguito si riportano, a seguito delle recenti fluttuazioni del mercato azionario, alcune considerazioni chiave sui “pullback” del mercato:

  1. I cali del mercato sembrano peggiori di quanto siano realmente: Anche se i cali di migliaia di punti possono sembrare allarmanti, è importante ricordare che tali movimenti non sono senza precedenti e spesso rappresentano una percentuale ridotta rispetto ai guadagni recenti.
  2. Sono eventi comuni: I pullback di mercato, che possono sembrare gravi, in realtà avvengono frequentemente e non sono motivo di panico. Negli ultimi decenni, cali del 5% o più si verificano circa tre volte all’anno, mentre le correzioni del 10% avvengono mediamente una volta all’anno.
  3. Richiedono pazienza, ma non durano a lungo: Anche se i pullback possono sembrare interminabili, in realtà hanno una durata relativamente breve. Le correzioni del 10% dal 2010 hanno avuto una durata media di 63 giorni, con il mercato che spesso recupera le perdite entro pochi mesi.
  4. Offrono un’opportunità: I pullback, anche se causano volatilità, possono rappresentare opportunità di acquisto. Sebbene il mercato possa sperimentare ulteriori oscillazioni, non si prevede un ribasso prolungato, a meno che non ci siano cause fondamentali come una recessione economica.

In sintesi, i pullback sono una parte normale del ciclo di mercato e, se gestiti con la giusta prospettiva, possono offrire opportunità di investimento.

Le indicazioni dell’analisi grafica sul futuro più probabile dello S&P500

Discesa da manuale per le quotazioni dell’S&P500 che hanno interrotto la loro corsa al ribasso sul primo supporto chiave in area 5.166,38. Nelle prossime settimane, quindi, sarà questo il livello da monitorare con attenzione in chiusura settimanale. La sua mancata tenuta, infatti, potrebbe aprire le porte a nuovi ribassi secondo lo scenario indicato in figura dalla linea continua,

I rialzisti, invece, potrebbero riprendere il sopravvento nel caso di chiusure settimanali superiori ai massimi storici. In particolare, una chiusura settimanale superiore a 5.712 potrebbe favorire un rialzo secondo lo scenario indicato in figura dalla linea tratteggiata.

Situazione contrastata per gli indicatori sul grafico dell'S&P500
Situazione contrastata per gli indicatori sul grafico dell’S&P500

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