Nel corso dell’ultima settimana Apple ha presentato un secondo trimestre fiscale con ricavi in diminuzione. Tuttavia, siccome il calo è stato inferiore alle attese le azioni ne hanno approfittato per scattare al rialzo. Nel frattempo, però, Bufffett ha ridotto la sua partecipazione. Come interpretare queste news?
Berkshire Hathaway ha significativamente ridotto la sua enorme partecipazione in Apple nel primo trimestre, mentre il conglomerato di Warren Buffett ha visto aumentare il suo tesoro di liquidità a un record di 189 miliardi di dollari. Nonostante il prezzo delle azioni di Apple sia sceso solo dell’11% nel trimestre, il valore della partecipazione di Berkshire è diminuito del 22%, attestandosi a 135,4 miliardi di dollari al 31 marzo.
Basandosi sulle variazioni del prezzo delle azioni di Apple, Berkshire sembra aver venduto circa 115 milioni di azioni, pari al 13% delle sue partecipazioni, nel trimestre, chiudendo con circa 790 milioni di azioni. Una vendita così importante rappresenta una inversione di tendenza per Buffett, solitamente scettico nei confronti della tecnologia ma che ha considerato Apple come un’azienda di beni di consumo con un forte potere di prezzo e clienti devoti. Tuttavia, alcuni investitori hanno espresso preoccupazione per il fatto che Apple consumi troppo del portafoglio di investimenti di Berkshire.
Apple ha segnalato una diminuzione dei profitti e dei ricavi nel suo secondo trimestre fiscale, il che rappresenta la quinta riduzione in sei periodi, principalmente a causa di cali nelle vendite degli iPhone e della concorrenza di nuovi prodotti cinesi.
Nonostante ciò, il calo è stato inferiore alle aspettative, e il CEO Tim Cook ha indicato che l’azienda prevede una modesta ripresa delle vendite nel trimestre attuale, seguita da investimenti in funzionalità di intelligenza artificiale che saranno svelate nei prossimi mesi. Queste prospettive hanno spinto al rialzo il titolo Apple, anche del 7%. Tuttavia, alcune preoccupazioni derivano dalle indagini antitrust e normative sia in Europa che negli Stati Uniti.
In particolare, il business dei servizi di Apple, inclusi l’App Store, è sotto pressione a causa di normative europee, mentre negli Stati Uniti il Dipartimento di Giustizia ha accusato Apple di pratiche monopolistiche nel mercato degli smartphone. La principale preoccupazione riguarda l’iPhone, con vendite in calo del 10,5% e una percezione di modelli deludenti. Tuttavia, Cook ha sottolineato una crescita delle vendite di iPhone in alcuni mercati, inclusa la Cina, anche se il mercato cinese è diventato molto competitivo. La strategia futura di Apple si focalizzerà sull’intelligenza artificiale, con investimenti significativi in ricerca e sviluppo, sebbene i dettagli sui piani di prodotto non siano stati rivelati.
La tendenza in corso sul titolo Apple è tornata rialzista dopo il ritracciamento dai massimi storici. Per un rialzo di lungo periodo, però, sarà decisivo nelle prossime settimane il superamento di area 200 $. In questo caso il rialzo potrebbe svilupparsi secondo lo scenario mostrato in figura.
La ripresa del ribasso, invece, potrebbe concretizzarsi nel caso di chiusure settimanali inferiori a 177,11 $.
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