Settimana scorsa Diasorin ha chiuso la settimana come unico titolo non bancario a occupare le prime posizioni della classifica delle migliori azioni a livello settimanale. La settimana, però, è iniziata con il piede sbagliato con le azioni spinte al ribasso dal giudizio di Morgan Stanley.
Il giudizio di Morgan Stanley sul titolo Diasorin
DiaSorin, multinazionale italiana operante nel settore della diagnostica e inclusa nel FTSE MIB, ha visto gli analisti di Morgan Stanley ridurre il target price delle sue azioni da 88 a 87 €. Questa notizia ha contribuito a spingere al ribasso le quotazioni nel corso della seduta dell’8 luglio.
I punti di forza e di debolezza
La società presenta un alto rapporto EBITDA/vendite, che si traduce in margini elevati prima di ammortamenti, deprezzamenti e tasse, supportando così la redditività aziendale. Negli ultimi quattro mesi, il prezzo obiettivo medio degli analisti è stato significativamente rivisto al rialzo e la loro opinione sul titolo è migliorata. Tuttavia, la società opera con multipli di guadagno elevati, con un rapporto P/E previsto di 30,51 per l’anno fiscale corrente e di 26,5 per il prossimo anno. Attualmente, i livelli di valutazione sono particolarmente alti e la società sembra avere una valutazione elevata rispetto alla dimensione del suo bilancio. Inoltre, la società non è particolarmente generosa nei confronti dei suoi azionisti in termini di compensazione.
Le raccomandazioni degli analisti
Le indicazioni che arrivano dagli analisti sul titolo Diasorin non sono molto incoraggianti. Considerando gli ultimi tre mesi, infatti, il rating medio è Neutro con un prezzo obiettivo medio a un anno che esprime una sottovalutazione pari a circa il 5%.
Diasorin è l’unico titolo non bancario che si è inserito tra i migliori del Ftse Mib: le indicazioni dell’analisi grafica
Da qualche settimana le quotazioni stanno oscillando intorno al livello chiave in area 95,28 €. Tuttavia, a fare da tappo per i rialzisti è la resistenza in area 100 €. Solo il superamento di questo livello, infatti, potrebbe confermare la continuazione del rialzo secondo lo scenario indicato in figura.
I ribassisti, invece, potrebbero prendere il sopravvento nel caso di una chiusura settimanale inferiore a 86,94 €.
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