Nel vasto e affascinante mondo della numismatica, ogni moneta racchiude una storia, una cultura e un valore che trascendono il mero aspetto fisico. Le vecchie lire italiane, in particolare, rappresentano non solo un pezzo di storia d’Italia ma anche un potenziale investimento per chi sa riconoscerne il valore. Fra queste, spiccano le monete da 20 lire coniate tra il 1927 e il 1934, che si distinguono per il loro significato storico, estetico e, soprattutto, economico. Scopriamo il perché.
Le 20 lire emesse in Italia tra il 1927 e il 1934 sono monete che catturano l’essenza di un’epoca caratterizzata da profondi cambiamenti sociali e politici.
La prima emissione di queste monete, infatti, avviene in un contesto celebrativo, ossia quello del settimo anniversario della marcia su Roma, dando vita a un pezzo unico: il “Littore e Italia genitrice”. Questa serie, battuta in argento 800, sfoggia un design che mescola abilmente arte e ideologia.
Ricordiamo che in quel periodo, furono diverse le emissioni dedicate alla Marcia su Roma, come le monete da 100 lire del 1923.
Tornando alle nostre 20 lire, sul dritto troviamo la testa del Re Vittorio Emanuele III, rivolta verso destra e circondata dalla scritta “VITTORIO EMANUELE III RE”.
Il verso, invece, offre una rappresentazione simbolica potente: un uomo nudo che, con il saluto romano si rivolge ad una figura femminile, allegoria dell’Italia. La donna viene raffigurata seduta, con il braccio sinistro appoggiato su uno scudo con lo stemma Sabaudo, mentre impugna nella mano destra una fiaccola. In alto e in basso troviamo rispettivamente le incisioni “ITALIA” e il valore nominale “L.20”. Mentre a sinistra e destra troviamo l’anno di coniazione, la lettera “R” (simbolo della Zecca di Roma) e l’anno dell’era fascista in numeri romani.
Il vero tesoro di queste monete, tuttavia, si rivela quando si esplora il loro valore attuale sul mercato. Se le emissioni del 1927 e del 1928, in condizioni di Fior Di Conio, possono oggi valere fino a 700 e 1.000 euro, è dal 1929 in poi che il loro valore esplode.
Questo perché, dal 1929 al 1934, furono coniati soltanto 50 esemplari all’anno, destinati esclusivamente al mercato dei collezionisti. Per tale motivo, oggi queste monete sono considerate dei veri e propri gioielli di rara bellezza e dal valore inestimabile.
I prezzi, infatti, raggiungono vette impensabili per il collezionismo di massa, con quotazioni che oscillano tra gli 8.400 e i 9.200 euro a seconda dell’anno e dello stato di conservazione.
Quindi, controlla l’anno di questa moneta da 20 lire e scopri se hai un esemplare che vale poche centinaia di euro, o svariate migliaia di euro!
In ogni caso, queste cifre sottolineano come, in alcune situazioni, la numismatica possa rivelarsi un investimento non solo emotivo, ma anche redditizio.
Se possiedi delle monete antiche, che hai scoperto essere rare, occhio a non pulirle con prodotti abrasivi, perché il valore potrebbe diminuire!
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