Il 2023 è un anno di grandi incertezze per tutti gli italiani e, proprio per questo motivo, sarebbe opportuno cercare di avvicinarsi a questo periodo con particolare cautela, evitando di porre in essere delle decisioni avventate nella gestione delle proprie finanze.
D’altronde, abbiamo tutti sotto gli occhi quello che stanno facendo le banche centrali: la Federal Reserve e la Banca Centrale Europea hanno aumentato aggressivamente i tassi di interesse nel tentativo di rallentare il ritmo dell’inflazione, oramai a livelli record per gli ultimi decenni. Rendendo più costoso il denaro in prestito per consumatori e imprese, l’obiettivo delle autorità monetarie è evidentemente quello di incoraggiare un rallentamento della spesa che possa colmare il divario tra domanda e offerta che ha causato l’impennata dell’inflazione.
Il timore, tuttavia, è che la spesa dei consumatori possa diminuire in misura significativa nel caso in cui il costo del denaro cresca talmente tanto da diventare proibitivo.
Ma come gestire, in questo contesto, le proprie carte di credito? Ecco tre errori critici che dovresti evitare nella gestione di questo strumento di pagamento.
Non pagare in tempo
Rimanere indietro con i pagamenti della carta di credito può essere molto deleterio. Non solamente ti porterà al pagamento di interessi di mora che sono ben superiori a quelli convenzionali, ma determinerà anche un peggioramento del punteggio di merito creditizio, considerato che i ritardi nel pagamento delle rate della carta di credito finiranno con l’alimentare segnalazioni negative in Centrale Rischi.
Supponiamo poi che le condizioni economiche nel 2023 siano destinate a peggiorare e che tu possa andare incontro a rischi di perdita del lavoro o altri guai finanziari. A quel punto, potresti essere costretto a chiedere un prestito per fronteggiare le spese improrogabili. Tuttavia se il tuo merito creditizio in CRIF è già deteriorato a causa dei ritardi precedenti con i pagamenti, potresti essere tagliato fuori da nuovi finanziamenti.
Richiedere troppe carte contemporaneamente
Così come i ritardi nei pagamenti delle carte di credito possono danneggiare il tuo merito creditizio in CRIF, anche la richiesta di troppe carte in un breve periodo di tempo può essere un problema. Se di fatti temi delle difficoltà in futuro e vuoi incrementare il tuo limite di spesa per ogni evenienza, ti conviene richiedere subito una nuova carta di credito e poi, idealmente, aspettate sei mesi per richiedere la successiva evitando di accumulare troppe richieste contemporaneamente.
Ricorrere alle carte di credito in caso di difficoltà gravi
In caso di recessione, potresti non avere altra scelta che ricorrere alle carte di credito per pagare le bollette. Attenzione, però: questa non è certo una soluzione ideale. La cosa migliore è invece quella di avere dei risparmi a cui attingere in caso di emergenza.
Se non disponi di un fondo d’emergenza, prova a ridurre le spese a breve termine per creare delle riserve di denaro immediatamente spendibili. Puoi anche cercare di aumentare i tuoi risparmi trovando un secondo lavoro. Insomma, anche un piccolo fondo d’emergenza potrebbe aiutarti a evitare l’indebitamento con la carta di credito se la congiuntura dovesse precipitare l’anno prossimo – o almeno aiutarti a ridurre al minimo l’indebitamento con la carta di credito.