Chainlink è un progetto realizzato sopra rete Ethereum, utilizzabile per la realizzazione dei contratti intelligenti (smart contracts), programmi personalizzati che si insaturano su una blockchain, e che sono in grado di eseguire automaticamente le funzioni loro assegnate, eliminando le terze parti e altri elementi che potrebbero rendere più complessa e meno sicura la loro realizzazione.
Con questo incipit, non possiamo non rammentare come Chainlink sia sicuramente uno dei progetti criptovalutari più in vista del momento e, probabilmente, anche uno di quelli più promettenti.
Proprio per questo motivo abbiamo oggi voluto dedicare a tale asset un completo approfondimento, guidandoti passo dopo passo a comprare Chainlink nel modo più conveniente e intuitivo.
Con simili premesse, in questa guida parleremo di:
Insomma, quella che hai davanti è una guida definitiva su Chainlink, che potrai consultare tutte le volte che vorrai avere una punto di riferimento per comportarti correttamente e con consapevolezza con questo asset.
Prima di continuare oltre, però, ti consigliamo di fare una piccola cosa che – ne siamo certi – ti tornerà davvero molto utile nella lettura di questa guida: l’apertura di un conto di trading gratis con eToro (qui sul sito ufficiale).
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Come abbiamo anticipato in apertura, Chainlink è un progetto su blockchain Ethereum che desidera stimolare la realizzazione efficace ed efficiente dei contratti intelligenti.
Sui contratti intelligenti molto abbiamo detto nelle ultime settimane, dipingendoli come dei servizi davvero importanti per cercare di automatizzare e rendere più sicure alcune transazioni.
Tuttavia, non possiamo non sottolineare come anche i contratti intelligenti (noti come smart contract) abbiano i loro limiti e i loro punti di attenzione. Ad esempio, uno dei principali elementi di svantaggio è che i contratti intelligenti non possono accedere indipendentemente ai dati utili, al di fuori della blockchain.
Pertanto, se un contratto intelligente volesse accedere ai dati utili al di fuori della blockchain, non potrà che essere collegato direttamente alla fonte delle informazioni. E se un contratto intelligente utilizza le informazioni di una fonte informativa centralizzata, tutto ciò non potrà che riflettersi direttamente sull’affidabilità dei dati. L’affidabilità di un contratto intelligente è viene infatti significativamente compromessa nel momento in cui il contratto intelligente utilizza una fonte centralizzata come elemento a cui attingere le informazioni, poiché andrebbe a perdere la sua natura originaria.
Ebbene, Chainlink è un progetto che nasce proprio per cercare di risolvere le sfide che sopra abbiamo brevemente riassunto in relazione all’uso dei contratti intelligenti. Ma come?
Chainlink ha risolto il problema esposto creando un pool distribuito di fonti informative (oracoli). E in ciascun pool gli oracoli si sforzano di produrre informazioni di alta qualità.
Il “segreto” di questo approccio è legato allo sviluppo di un algoritmo che classifica gli oracoli sulla base dell’affidabilità dei dati che sono in grado di assicurare. Nel sistema così sviluppato da Chainlink, gli oracoli sono ricompensati per queste attività mediante attribuzione dei token LINK.
In altre parole, gli oracoli che producono le informazioni che possono essere considerate di alta qualità, guadagnano LINK per sé stessi mentre gli oracoli che producono informazioni la cui qualità è considerata bassa perdono i loro token. Una sorta di meccanismo di equilibrio che incentiva gli oracoli a produrre informazioni di alta qualità per i contratti intelligenti, e gli utenti ad avvicinarsi con ancora maggiore fiducia all’uso di questo programma.
La storia di Chainlink risale al 2014 ad opera dell’organizzazione no-profit SmartContract Ltd che, dunque, è l’organizzazione dietro questo ambizioso programma.
In SmartContract Ltd, la posizione di CEO è ricoperta da Sergey Nazarov, una delle persone più note nel panorama mondiale delle crypto. Il progetto Chainlink è stato sviluppato in silenzio per diversi anni fino a quando, nel 2017, ha lanciato un’iniziativa di crowdfunding attraverso ICO, raccogliendo 32 milioni di dollari di finanziamenti.
Nei successivi due anni Chainlink ha lavorato per perfezionare la propria proposta operativa e, quindi, nel 2019 ha iniziato le sue operazioni sulla blockchain di Ethereum. Da quel momento Chainlink ha continuato ad accrescere la propria importanza nell’ecosistema criptovalutario, conseguendo peraltro molte partnership significative, come quelle con Google, Oracle e Microsoft.
Come abbiamo visto nelle scorse righe, quando abbiamo cercato di riassumerne i principali tratti caratteristici, Chainlink è una rete di oracoli costruita sopra Ethereum, e ha il proprio token, LINK.
Il token LINK è dunque una sorta di pietra angolare dell’intero ecosistema Chainlink, giocando un ruolo essenziale e cruciale nel funzionamento di tutto il progetto.
In pratica, ciò che fa Chainlink è fungere da collegamento tra i contratti intelligenti e i dati off-chain di cui i contratti hanno bisogno per funzionare. Chainlink garantisce dunque una piattaforma completamente decentralizzata per gli oracoli che a loro volta rivestono un ruolo significativo nell’affidabilità degli smart contract tanto che, nel sistema sviluppato da Chainlink, gli oracoli dovrebbero essere incentivati a fornire informazioni della più alta qualità possibile per i contratti intelligenti, considerato che come abbiamo già ricordato gli oracoli che operano bene guadagnano LINK per le loro prestazioni, mentre gli oracoli che operano male perdono i loro token.
In tal senso, LINK è quella valuta incorporata nella rete Chainlink, nonché l’unica valuta utilizzata dalle funzioni essenziali della suddetta rete.
Tecnicamente, poi, Chainlink consiste di due parti diverse: la prima è situata all’interno della blockchain, la seconda è collocata all’esterno della blockchain. Ed è la parte all’interno della blockchain che può essere usata per i contratti per il trasferimento di dati tra l’oracolo e lo smart contract. La parte esterna della blockchain è invece il nodo, l’operatore che riceva la ricompensa per il proprio lavoro, come token LINK.
Il network rete Chainlink comprende numerosi nodi che forniscono dati dal di fuori della blockchain, vero i contratti intelligenti, tramite gli oracoli. L’intero processo è totalmente decentralizzato, andando così a eliminare i classici problemi di sicurezza che potrebbero verificarsi quando si utilizza un singolo oracolo centralizzato. Inoltre, il software di Chainlink controlla la qualità dei dati che vengono prodotti in precedenza dall’oracolo e successivamente scarta i nodi che producono dati inaffidabili e di bassa qualità.
Si tenga conto che anche se Chainlink opera sulla blockchain di Ethereum, il suo funzionamento non è limitato al solo Ethereum. Chainlink è quindi un programma distribuito i cui servizi sono fruibili in qualsiasi blockchain, di fatto negli ultimi anni sempre più progetti blockchain hanno integrato gli oracoli di Chainlink nella propria rete: quasi tutte le più significative applicazioni di finanza decentralizzata (dette DeFi) oggi usano gli oracoli di Chainlink.
Nelle righe precedenti ci siamo soffermati su descrivere brevemente quali siano le principali caratteristiche di Chainlink e quale sia il suo funzionamento di base.
Ma dove comprare Chainlink? E come farlo con le migliori condizioni?
Come forse sai già, soprattutto se hai letto le tante altre guide che abbiamo dedicato a questo tema, le opportunità che sono a tua disposizione per comprare criptovalute sono principalmente due:
Cercheremo di comprendere in modo chiaro e sintetico quali siano le differenze tra le due opportunità, e quale sia la strada migliore.
Iniziamo subito con il rammentare che comprare Chainlink con Coinbase e Binance e, dunque, con alcuni dei migliori exchange attualmente in circolazione significa comprare effettivamente LINK, la criptovaluta di cui oggi parliamo.
Queste piattaforme ti permettono infatti di scambiare una risorsa con un’altra, all’interno di un vero e proprio meccanismo di borsa.
Dunque, ti sarà per esempio consentito scambiare euro o dollari verso Bitcoin, e scambiare Bitcoin contro LINK. E, naturalmente, viceversa.
Considerato che così facendo entrerai in possesso diretto di LINK, è evidente che questa soluzione sembra rivolgersi in misura quasi esclusiva a tutte quelle persone che hanno un quale interesse a possedere la risorsa, perché magari la vogliono utilizzare per effettuare delle operazioni sulla rete Chainlink, o la vogliono utilizzare come strumento di scambio e di pagamento.
Tuttavia, questa soluzione mal si adatta nei confronti di tutti quegli utenti che hanno diverse finalità (e sono la maggior parte!), come ad esempio gli investitori che desiderano solamente trarre profitto dalle oscillazioni di valore della criptovaluta.
Ma perché siamo convinti che per costoro comprare Chainlink con un exchange non sia la soluzione migliore?
I motivi sono principalmente di quattro tipi. Chi compra LINK con un exchange deve infatti:
Ma cosa cambia con un broker CFD?
Le cose sono notevolmente diverse nel caso in cui tu voglia comprare Chainlink con eToro.
In questo caso, infatti, non negozierai direttamente la criptovaluta, ma un contratto derivato il cui valore è legato al valore della criptovaluta a cui si riferisce.
Le differenze nei confronti dell’uso di un exchange sono notevoli. Pensa per esempio a:
Insomma, come hai avuto modo di vedere nel pur sintetico elenco di cui sopra, le motivazioni che dovrebbero indurti a scegliere un broker CFD come operatore di riferimento per i tuoi investimenti sono davvero tantissime… e non sono finite qui!
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A questo punto della nostra guida hai probabilmente tutti gli elementi più utili per capire perché eToro è la soluzione più conveniente per fare trading su criptovalute.
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Nel corso degli anni, Chainlink ha guadagnato una forte popolarità tra gli investitori di criptovalute, favorita dal possesso di diversi fattori distintivi di questo progetto, come la sua tecnologia unica. Chainlink permette per esempio di verificare l’affidabilità dei contratti intelligenti risolvendo dell’inattendibilità degli oracoli, stimolando un meccanismo premiante nei confronti di quelli migliori, e sanzionante nei confronti di quelli meno abili.
La soluzione offerta da Chainlink è stata poi utilizzata da tanti progetti criptovalutari che richiedono informazioni prodotte dall’esterno della rete. E, in tal senso, si può dire che senza le innovazioni indotte da Chainlink probabilmente lo sviluppo del mercato delle criptovalute sarebbe stato più lento e farraginoso, e che la maggior parte delle innovazioni più significative nel mercato non sarebbe stata tecnicamente realizzabile, o non lo sarebbe stata con simili livelli di efficienza e di scalabilità.
Proprio per questo motivo riteniamo che al momento la posizione di Chainlink nel mercato delle criptovalute sia piuttosto solida. E per il futuro? Quali sono le previsioni su Chainlink?
Riteniamo che il successo di Chainlink sarà direttamente rapportato allo sviluppo del suo progetto e dalla crescente popolarità degli smart contract. Almeno in linea teoria, in futuro i contratti intelligenti potranno sostituire ogni contratto in forma digitale. Ne deriva che il loro potenziale è davvero enorme e che i contratti intelligenti potrebbero mutare in modo permanente come le persone stipulano contratti e li fanno circolare.
Per quanto concerne poi le previsioni su LINK, il suo token, non possiamo che concludere come il futuro dipenda strettamente dall’utilità della soluzione tecnica di Chainlink.
Pertanto, se la domanda di contratti intelligenti dovesse aumentare nel prossimo futuro, a crescere saranno anche gli usi del token LINK. Insomma, un aumento dell’uso di Chainlink influenza naturalmente anche l’andamento del prezzo del LINK.
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