Nelle ultime settimane le azioni Datalogic stanno recuperando forza relativa rispetto al Ftse Mib. Questa performance è stata anche aiutata dalla conferma della distribuzione di un dividendo il cui rendimento è pari a circa il 5%. Dove potrebbero essere dirette le quotazioni di questo titolo azionario?
L’Assemblea degli azionisti di Datalogic, società quotata su Euronext STAR Milano, ha approvato il bilancio 2023 e la distribuzione di un dividendo unitario ordinario di 12 centesimi di euro per azione, con stacco cedola il 15 luglio 2024 e pagamento dal 17 luglio 2024, per un totale massimo di 6.437.579 €. Allo stato attuale il rendimento del dividendo è pari a circa il 5%, in netto aumento rispetto agli anni precedenti.
Sono stati nominati i nuovi membri del Consiglio di Amministrazione, tra cui Romano Volta, Valentina Volta, Angelo Manaresi, Chiara Giovannucci Orlandi, Vera Negri Zamagni, Filippo Maria Volta e Valentina Beatrice Manfredi.
Il CdA ha confermato Valentina Volta come Amministratore Delegato, assegnandole tutte le deleghe esecutive eccetto l’area “Real Estate and Facility”, gestita esclusivamente dal Presidente.
La crescita degli utili prevista dagli analisti per i prossimi anni è particolarmente solida, rendendo la società uno dei casi più sottostimati, con un ratio “enterprise value to sales” di 0.64 per il 2024. Il prezzo dell’azienda rispetto al valore netto contabile indica che l’azione è relativamente economica. Gli analisti sono positivi sul titolo, con un consensus che raccomanda in media “Buy” o “Overweight”. Negli ultimi quattro mesi, il giudizio degli analisti è migliorato e la società ha registrato risultati superiori alle attese.
Tuttavia, le previsioni sull’evoluzione del fatturato indicano una crescita mediocre nei prossimi anni, e i margini generati sono relativamente bassi. Nell’ultimo anno, le previsioni di fatturato sono state riviste al ribasso, riflettendo il pessimismo degli analisti riguardo alle vendite. Le revisioni degli utili negli ultimi 12 mesi sono state ampiamente negative, con aspettative di redditività inferiori rispetto alle stime precedenti. Recentemente, gli analisti hanno rivisto al ribasso le stime di guadagno e il prezzo obiettivo medio, evidenziando una mancanza di fiducia nelle prospettive del gruppo. Le stime degli analisti mostrano una dispersione, implicando una mancanza di visibilità o opinioni divergenti riguardo l’attività della società.
Dopo avere segnato i minimi degli ultimi 10 anni, le quotazioni sembrano essere sulla via della ripresa. Per una conferma di questo scenario potrebbe essere fondamentale una chiusura settimanale superiore a 6,77 €. In questo caso il rialzo potrebbe continuare secondo lo scenario indicato in figura.
I ribassisti, invece, potrebbero prendere il controllo nel caso di chiusure settimanali inferiori a 5,65 €.
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