Sono in arrivo tante novità per quanto riguarda ciò che ci circonda: potremmo ora unire la cessione del quinto alla pensione
Ebbene sì, sembra proprio che con la nuova normativa siano in arrivo tantissimi cambiamenti che potrebbero portarci a godere di un aumento dei soldi inaspettato ma senz’altro molto ben visto da tutti noi.
In particolare, al centro della questione troviamo proprio la cessione del quinto e la pensione: per sapere di cosa si parla e soprattutto a quali cambiamenti saremo esposti, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi.
Tenetevi pronti perché potrebbe tutto subire una vera e propria rivoluzione.
Cambiamenti e novità, potremmo ricevere più soldi
Come prima cosa, cerchiamo di capire di cosa parliamo quando facciamo riferimento alla cosiddetta cessione del quinto. Come sicuramente saprete, si tratta di una forma molto specifica di prestito personale e che viene concepita in virtù dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Questo finanziamento, dunque, può essere richiesto per chi ha bisogno di soddisfare delle esigenze personali, che siano queste legate alla sfera personale o anche familiare. Come ad esempio l’acquisto di un veicolo, un corso di formazione o ancora una liquidità da dover coprire.
Ovviamente, e come possiamo facilmente immaginare, questo tipo di prestito impone anche un’assicurazione, per poter garantire una restituzione delle somme anticipate nel caso in cui si perda il lavoro o avvenga il decesso del beneficiario interessato. Inoltre, non è da escludere la possibilità di mischiare la richiesta della cessione del quinto alla pensione di invalidità: cambiano, però, in questo caso i criteri richiesti e inoltre è richiesta la presenza di un esame medico che accerti la reale condizione di salute del richiedente.
A poter richiedere questa formula, in particolare, per poter godere di un entrata extra di soldi lì dove è necessario, sono coloro che rientrano nell’invalidità civile o anche ordinaria. E, inoltre, può essere erogata sia dall’INPS che da altri organismi assistenziali come ad esempio l’INAIL. Ma quali sono i requisiti necessari? Ebbene, innanzitutto l’assegno in questione va rinnovato ogni tre anni ed è necessario presentare documenti come la carta d’identità, la tessera sanitaria e il cedolino della pensione. Inoltre, non dimenticate per nessun motivo la relazione da parte di una commissione medica sul vostro stato di salute.
Infatti, qualora siano presenti delle condizioni di malattia grave, ottenere il prestito diventa più complesso. Per finire, ci sono anche dei limiti di età da non sottovalutare: ovvero di settanta e settantacinque anni. Ricordiamo che il versamento di questo anticipo avviene con una rata mensile in automatico, con una durata che può andare dai due fino ai dieci anni.