Accanto ai sovereign, si moltiplicano le emissioni di corporate bond in questo inizio d’anno. Su questo fronte a rubare la scena sono soprattutto i prodotti di matrice bancaria, al momento le più attive nella raccolta di provviste finanziarie.
Vediamo ora quali sono i tratti essenziali del nuovo bond Goldman Sachs, fresco di lancio sul mercato. Anticipiamo solo che bastano 100 euro per investire in questa obbligazione bancaria con cedola all’8% i primi 3 anni e poi tassi fissi e decrescenti.
Malgrado l’emittente (“The Goldman Sachs Group”, Inc., Delaware, USA) sia radicato negli States, si tratta di un’obbligazione denominata in euro. Pertanto, un rischio non presente nel bond per l’investitore in € è quello di cambio. L’ISIN è XS2708218800 e il rating emittente è pari al A2 per Moody’s, A per Fitch e BBB+ per S&P.
Il bond ha data emissione 1° marzo 2024 e giungerà a scadenza alla stessa data 2037 laddove la banca USA non eserciti anzitempo la call. Si tratta infatti di un titolo callable. L’emittente si è riservato la facoltà di rimborsarlo in anticipo in ciascuna delle date stacco cedole, dal 2025 al 2036. Quindi la durata totale dell’investimento potrebbe essere tanto quella massima di 13 anni quanto inferiore in caso di esercizio della call.
Alla data call o a naturale scadenza al titolare del titolo arriverà il 100% del valore nominale sottoscritto. Un importo che non sempre coincide con il proprio prezzo di carico: se inferiore, ecco la perdita in conto capitale, mentre si parlerà di capital gain nel caso opposto. Ancora, oltre al rischio mercato occhio al rischio liquidità. Lo stesso prospetto del bond sul sito dell’emittente afferma che non vi è alcuna garanzia che si sviluppi un mercato secondario liquido.
Le obbligazioni (ammontare emesso: 80 milioni di €) sono quotate sul MOT di Borsa Italiana, segmento EuroMOT. Il taglio minimo è fissato in 100 €, un valore alla portata del piccolo investitore. Le cedole arriveranno al 1° marzo di ogni anno fino al marzo 2037 o all’eventuale data di rimborso anticipato.
Le cedole lorde annue (ritenuta al 26%), fisse e decrescenti, sono pari a:
Ovviamente il rendimento del proprio investimento potrebbe non coincidere con la cedola del bond. Se il prezzo di carico è inferiore a quello di emissione o di rivendita anticipata sul mercato, esso sarà maggiore, il contrario nel caso opposto.
In chiusura si invita il Lettore a ponderare tutti i pro e i contro del bond, peraltro indicati sulla stessa pagina del prodotto sul sito della banca USA. Tra i potenziali svantaggi, si legge, ecco il rischio di credito emittente, il rischio di reinvestimento (nel caso di esercizio della call), il rischio mercato e di liquidità.
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