Le azioni Technoprobe stanno soffrendo la crisi del settore tecnologico e potrebbero accelerare al ribasso nelle prossime settimane. I livelli da monitorare con attenzione in chiusura settimanale.
Technoprobe, una società operante nel settore dei test sui microchip e specializzata nella progettazione e produzione di soluzioni innovative per le industrie dei semiconduttori e della microelettronica, ha chiuso la seduta del 22 luglio a Piazza Affari con un rialzo dello 0,4%, raggiungendo 8,83 € per azione. L’azienda è nota per le sue interfacce elettromeccaniche, chiamate Probe Cards, essenziali per il collaudo dei chip non memory e dei system on chip (SoC) durante la produzione. Questi test sono cruciali per garantire l’affidabilità dei dispositivi a semiconduttori utilizzati in vari settori, tra cui computer, smartphone, sistemi 5G e applicazioni di domotica.
Nel 2023, Technoprobe ha registrato un fatturato di 409,3 milioni di euro e un utile netto di 97,4 milioni, con una capitalizzazione di mercato pari a 5,93 miliardi. Il fatturato è geograficamente diversificato, con il 2,7% proveniente dall’Italia, il 7,7% dall’Europa, il 45,9% dall’America e il 43,7% dall’Asia.
Gli analisti di Equita Sim prevedono risultati positivi per il secondo trimestre del 2024, grazie alla forte domanda nei settori consumer e AI/datacenter, oltre al contributo di 14 milioni derivante dall’acquisizione di DIS. Si prevede una crescita del fatturato del 39% rispetto al trimestre precedente, con un margine lordo stabile attorno al 41,8%. Tuttavia, l’effetto diluitivo delle recenti acquisizioni giustifica una certa prudenza sui margini.
Per l’intero anno, le stime indicano un fatturato di 563 milioni, con un profitto lordo di 235 milioni (42% di margine) e un utile per azione di 0,15 euro. Gli analisti consigliano di monitorare attentamente le previsioni per il terzo trimestre e i commenti del management sull’andamento della seconda metà dell’anno. Inoltre, il principale cliente di Technoprobe, TSMC, ha recentemente aumentato le previsioni di crescita per l’anno, il che potrebbe favorire la performance dell’azienda. Tuttavia, il management di Technoprobe rimane cauto riguardo la seconda metà dell’anno.
La performance del titolo, che ha guadagnato il 4,56% negli ultimi sei mesi, dipenderà dalla capacità dell’azienda di mantenere l’attuale slancio e dalle prospettive di crescita per il 2025. Gli analisti confermano il target price di 7,5 € con rating “hold”, ma avvertono che il premio rispetto ai concorrenti, come FormFactor, potrebbe non essere giustificato in questa fase.
Se si considera le raccomandazioni pubblicate negli ultimi tre mesi scopriamo che il rating medio è Neutro con un prezzo obiettivo medio a un anno in linea con le attuali quotazioni.
La tendenza in corso è ribassista e potrebbe continuare fino in area 7,285 €, un livello che già in passato aveva frenato la discesa delle azioni Technoprobe. In caso di rottura di questo livello, poi, le quotazioni potrebbero ulteriormente accelerare verso i minimi storici.
Una chiusura settimanale superiore a 8,886 €, invece, potrebbe favorire una ripresa del rialzo.
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