Dopo una reazione positiva ai dati delle trimestrale, le azioni Azimut stanno dando segnali ribassisti che potrebbero spingere le quotazioni verso i minimi annuali. I livelli da monitorare in chiusura settimanale.
Azimut ha registrato risultati positivi nel primo trimestre, trainati dalla crescita dei ricavi nei mercati privati e internazionali, in particolare in Turchia, Australia, Brasile e Messico. Le commissioni di gestione ricorrenti sono state di 289 milioni di euro, leggermente superiori alle attese, rispetto ai 285 milioni del 2023. L’utile netto ha raggiunto i 122 milioni di euro, superando le previsioni del consenso che lo stimavano a 109 milioni. Anche i ricavi complessivi sono cresciuti dell’8%, raggiungendo i 351 milioni di euro. Tuttavia, la reazione del mercato è stata negativa, con il titolo che ha perso lo 0,8%, chiudendo a 25,54 euro per azione.
Pietro Giuliani, presidente di Azimut, ha dichiarato che la raccolta netta del gruppo tra gennaio e aprile è stata di 2,1 miliardi di euro, superando le aspettative e suggerendo che la raccolta netta annuale sarà ben oltre l’obiettivo di 7 miliardi di euro. Le partnership, in particolare quella con Unicredit, contribuiranno a questo risultato. Giuliani ha anche affermato che l’utile netto annuale supererà i 500 milioni di euro, in linea con i target precedentemente comunicati al mercato. Ha inoltre menzionato il completamento del carve-out di parte della rete italiana, con circa 1.000 consulenti, operativa dal 1° maggio, che costituirà il ramo d’azienda per il nuovo spin-off bancario.
Nel mese di aprile, Azimut ha riportato una raccolta netta di 595 milioni di euro, di cui l’84% derivante dalla parte gestita, pari a 502 milioni di euro. Questa cifra include 451 milioni di euro dai fondi, 25 milioni dalle assicurazioni e 49 milioni dall’advisory, mentre le gestioni patrimoniali hanno registrato un calo di 85 milioni di euro. A fine aprile, il totale delle masse amministrate era di 92,8 miliardi di euro, di cui 61 miliardi riferiti alla parte gestita.
Come si vede dal grafico seguente, la situazione di Azimut è molto incerta. La resistenza offerta dai massimi storici in area 26,8 €, infatti, sembra avere respinto gli attacchi dei rialzisti e spinto le quotazioni verso un’area di supporto molto importante a 24,22 €. Una chiusura sotto questo livello, infatti, potrebbe aprire le porte fino in area 22 € e spingere le quotazioni al ribasso secondo lo scenario mostrato in figura dalla linea tratteggiata.
I rialzisti, invece, potrebbero prendere il sopravvento nel caso di chiusura settimanale superiore a 26,79 €.
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