Circa un mese fa ENEL ha pubblicato la semestrale che potrebbe addirittura portare a un aumento della cedola. Tuttavia, le quotazioni non hanno reagito positivamente. Quali potrebbero essere i livelli chiave da monitorare in chiusura settimanale?
ENEL ha registrato un forte aumento degli utili nel primo semestre del 2024. Il risultato netto del gruppo è salito a 4.144 milioni di euro, con un incremento del 64,9% rispetto ai 2.513 milioni del primo semestre 2023. Anche il risultato netto ordinario è cresciuto del 20,6%, raggiungendo 3.956 milioni di euro. L’Ebitda ordinario è aumentato dell’8,8% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 11.681 milioni di euro. Questo incremento è dovuto principalmente alla buona performance delle energie rinnovabili, che ha compensato i margini inferiori nei mercati finali e nella generazione termoelettrica. Tuttavia, i ricavi sono diminuiti del 17,8%, passando da 47.095 milioni a 38.731 milioni di euro.
L’amministratore delegato Flavio Cattaneo ha sottolineato l’importanza della crescita organica e delle azioni manageriali che hanno permesso di rafforzare la generazione di flussi di cassa operativi e di ridurre l’indebitamento finanziario a circa 55 miliardi di euro. Cattaneo ha confermato che ENEL prevede di raggiungere i target fissati per il 2024 e ha indicato la possibilità di erogare un dividendo superiore al minimo di 0,43 € per azione, grazie ai risultati ottenuti e alla visibilità sul secondo semestre dell’anno.
La cessione di una quota di 3Sun, la gigafactory di pannelli fotovoltaici situata nell’Etna Valley, non è più nei piani di Enel. L’azienda, considerata strategica anche dal governo, rimarrà sotto il controllo di ENEL Green Power Italia, che detiene il 97% delle quote, con il restante 3% posseduto direttamente da ENEL Green Power. La decisione è stata confermata nell’ultima relazione finanziaria semestrale di ENEL, che ha riclassificato le attività di 3Sun da “possedute per la vendita” a “detenute per l’uso”, mantenendo il valore di carico dell’asset a 678 milioni di euro.
In precedenza, era stata ipotizzata la vendita fino al 50% del capitale di 3Sun, e a inizio 2023 la cessione sembrava vicina, con Next Energy come possibile acquirente. Tuttavia, la vendita non si è concretizzata e il piano di sviluppo della fabbrica è proseguito, con l’obiettivo di aumentare la capacità produttiva da 200 MW a 3 GW all’anno. La fabbrica ha ottenuto finanziamenti significativi, tra cui 560 milioni di euro dalla Banca Europea per gli Investimenti e altri istituti, oltre a 118 milioni di euro dall’Unione Europea. Questo supporto finanziario permetterà a 3Sun di contribuire alla produzione di cinque milioni di pannelli fotovoltaici l’anno, un elemento cruciale per l’Europa che attualmente produce meno del 3% dei pannelli necessari per raggiungere gli obiettivi solari del 2030.
L’impostazione delle quotazioni è rialzista, ma su di essa incombe la resistenza in area 6,753 €. Solo il superamento di questo livello, che frena il titolo ENEL da molti mesi, potrebbe fare accelerare al rialzo secondo lo scenario indicato in figura. In caso contrario, la tendenza potrebbe virare al ribasso.
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