Le azioni Ferrari si sono contraddistinte al termine di una settimana molto difficile per i mercati azionari per la loro resilienza. Sono state, infatti, tra le poche a chiudere in positivo il bilancio settimanale. A sostenerle è stato un primo semestre eccezionale che ha visto registrare numeri record.
I numeri del primo semestre
Ferrari ha ottenuto risultati eccezionali nel secondo trimestre del 2024, con un utile di 765 milioni €, in crescita del 21% rispetto ai primi sei mesi del 2023. La casa di Maranello ha consegnato 3.484 vetture nel secondo semestre e 7.044 nel primo semestre del 2024, incrementando di 85 unità rispetto allo stesso periodo del 2023.
Le vendite sono aumentate nelle Americhe (+8%), mentre sono diminuite in Cina, Hong Kong e Taiwan (-140 unità). La Ferrari Purosangue ha contribuito significativamente a questi risultati, insieme a modelli come la Ferrari Roma Spider e la Ferrari 296 GTS. Le vetture in calo includono la Roma e la 812 Competizione.
Oltre alle automobili, Ferrari ha registrato successi anche nelle vendite di prodotti di lifestyle e sponsorizzazioni, raggiungendo 168 milioni €. Nonostante le difficoltà in Formula 1, l’orgoglio dei fan per il marchio rimane forte.
Un’azienda del settore auto valutata come una del settore lusso
Gli analisti anche dopo i conti solidi, ritengono che il titolo sia sopravvalutato.
Intesa Sanpaolo ha alzato il prezzo obiettivo a 400 €, mantenendo la raccomandazione “hold”, mentre Stifel prevede margini EBIT realistici e Jefferies conferma Ferrari come un porto sicuro nel settore lusso. Equita Sim sottolinea il contributo delle vendite di Daytona e delle personalizzazioni, prevedendo un fatturato di 1,63 miliardi € e un utile netto di 375 milioni €. Websim vede Ferrari come un titolo di lusso con multipli in linea con Hermès, assegnando un giudizio “neutrale” e un target price di 382 €.
Le indicazioni dell’analisi grafica
Sono ormai circa 6 mesi che le quotazioni si stanno muovendo all’interno di una stretto trading range individuato dai livelli 380 € – 410 €. Solo la rottura di uno di questi due livelli potrebbe favorire una ripresa della direzionalità delle quotazioni che manca da così tanto tempo.
Lo scenario più probabile al rialzo è quello indicato in figura.
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