Tra una manciata di giorni sarà primavera, e il ritorno del sole in pianta stabile risveglierà in tanti la voglia di programmare le prossime vacanze al mare. In Italia o all’estero, sulla terraferma o un’isola paradisiaca? E prima ancora, con quale budget disponibile? Vediamo al riguardo 5 trucchi per mettere da parte 1.500 euro per le prossime vacanze al mare a prescindere dallo stipendio.
Il primo passo da compiere è quello di fissare chiaramente con sé stessi un punto chiave nei suoi macro dettagli: il target, cioè quanto devo mettere da parte. Bisogna darsi una cifra chiara nell’importo, un tempo quasi certo entro cui raggiungerla e deve essere compatibile con le proprie tasche. Tradotto, serve abbandonare l’idea del semplice “vorrei risparmiare”, perché in genere non porta da nessuna parte. Detta brutalmente, bisogna programmare il risparmio al pari di come si programma l’acquisto di un nuovo frigo, un abito da cerimonia o lo smartphone, etc.
A seguire bisogna mettere mano al proprio budget familiare e/o personale e vivere in base al budget disponibile, non ai soldi complessivamente incassati. Di norma si affrontano le spese alla bisogna o secondo l’ordine temporale con cui si presentano. Poi se verso la fine del mese è avanzata qualche 50 € questa sarà destinata alla voce “risparmio”. In realtà si tratta di un residuo di stipendio non ancora speso: il risparmio vero è attivamente ricercato e attuato al momento in cui c’è un incasso. Abbiamo visto come tutto ciò avvenga in maniera naturale nel momento in cui, a inizio mese, si calcola il proprio budget disponibile.
In terzo luogo, bisogna concretamente gestire le finanze disponibili per pagare gli acquisti correnti, ma in che modo? Il cash può presentare tutti gli inconvenienti del caso come il rischio dei furti, di contagi, etc. ma ha un vantaggio inestimabile. Rende fisico, concreto, tangibile il concreto di “soldi disponibili”: sono quelli che ho ora tra le mani e che potrei spendere.
La moneta elettronica ha mille vantaggi che purtroppo il cash non ha, di contro ha lo svantaggio di “distrarre” dall’effettivo budget disponibile, specie la carta di credito. Essa serve più a incentivare i consumi che il risparmio. Quindi poiché il nostro obiettivo è quello di racimolare X soldi per le prossime vacanze, meglio usarla con parsimonia. Anzi, sarebbe preferibile il Bancomat per pagare elettronicamente.
Un altro trucco semplice ma efficace per risparmiare soldi è quello di calcolare una data spesa in termini di ore di lavoro. Che significa? Significa trasformare un qualunque prezzo nel numero di ore del nostro lavoro necessarie per sostenere quel dato acquisto. In pratica andrebbe trasformato il costo in monte-ore necessarie per acquistare quel bene (in gergo, sarebbe il prezzo relativo). A quel punto scatteranno delle molle interiori che più volte ci diranno: ma davvero voglio quel bene a quel prezzo? Ne posso fare a meno o ne posso ricercare un altro più economico?
Infine, inutile girarci intorno, bisogna pur sempre mettere mano alle spese e tagliarle nei modi, nei tempi e nelle forme possibili. Le spese fisse in genere si possono limare e/o ridiscutere, ma quasi mai abolire (pensiamo al mutuo/fitto, per esempio). Quelle variabili andrebbero gestite con più cognizione di causa. Qui ognuno potrebbe fare delle rinunce in base al proprio stile di vita: colazione e/o caffè al bar, pizze e/o cene con gli amici, trattamenti estetici non indispensabili, etc. Ognuno conosce se stesso e sa come e dove intervenire. Plasmando al meglio queste regole (e al netto delle dovute eccezioni!) non dovrebbe essere impossibile risparmiare 300 € per i prossimi 5 mesi (300 € x 5 mesi = 1.500 €). Si tratta di 10 € al giorno, una cifra non proprio banale, ma il nostro è un ipotetico valore medio. Tutto poi dipende da caso a caso, ossia dagli stipendi effettivi incassati e dalle reali esigenze di spese per la prossima vacanza 2024.
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