In vendita, esistono trucchi tossici che contengono sostanze dannose per l’ambiente e per la salute. Meglio leggere bene le etichette.
I trucchi fanno parte della vita quotidiana di quasi tutte le donne e non soltanto. Non tutti, però, forse sanno che esistono alcuni trucchi tossici che, per la loro composizione chimica, sarebbe meglio non comprare. Il make-up – come si chiama in inglese – fa la sua prima comparsa nell’Antico Egitto, attorno al 4mila a.C., quando veniva usato per dipingere il viso con polveri di colore blu, rosso, verde e bianco, oltre a bastoncini di kohl nero.
Nell’antichità, i cosmetici venivano usati soprattutto per dipingere gli occhi – come in tutta la Mesopotamia e nella zona del Mar Mediterraneo – e anche gli Antichi Romani e gli Antichi Greci ne facevano uso. Anche Egiziani e Romani, inoltre, utilizzavano senza saperlo elementi tossici, come il mercurio spesso contenuto nei loro trucchi. Scopriamo, oggi, quali sono i trucchi tossici da evitare e cosa controllare sull’etichetta.
Trucchi tossici, ecco cosa controllare sull’etichetta
Tra gli ingredienti dannosi contenuti in alcuni cosmetici, ci sono i parabeni ovvero dei conservanti antimicrobici sintetici che sono molto usati dagli anni Cinquanta e che possiamo trovare in prodotti come deodoranti, shampoo, balsami, creme e make-up, per l’appunto. Sebbene prevengano la formazione di batteri, alcuni studi dimostrano che potrebbero agire sul sistema endocrino, alterandone l’equilibrio. Sulle etichette, possiamo trovarli come Propylparaben, Methylparaben, Ethylparaben, Butylparaben e Alkyl parahydroxy benzoates.
Il talco è un altro composto che possiamo trovare in vari prodotti cosmetici come deodoranti, ma anche ombretti e fard. Di origine minerale, questa polvere viene spesso contaminata dall’amianto: se quando si estrae dalla roccia non si fa particolare attenzione purificandolo adeguatamente, questo potrebbe venire contaminato da quel materiale fibroso altamente dannoso per la salute (cancro e altre malattie sono le conseguenze dell’esposizione all’amianto).
Da evitare anche il glitter sintetico, che troviamo sulle etichette come Polyethylene Terephthalate: si tratta di particelle di plastica che, una volta utilizzate, diventano detriti microplastici che finiscono nell’ambiente, inquinando altamente. Generalmente, queste particelle sono realizzate in plastica PET e alluminio per conferire lucentezza. Si tratta di materiale non riciclabile che viene, poi, ingerito da pesci, uccelli e altri animali innocenti.
Altre sostante pericolose nei cosmetici
Le sostanze pericolose presenti nei cosmetici non si contano: la lista è, infatti, molto lunga. Tra queste ci sono, comunque, anche i coloranti sintetici, ovvero colori prodotti chimicamente – coloranti xantenici e coloranti azoici – che pare possano avere degli effetti cancerogeni, mutageni e genotossici sulla salute. Sulle etichette possono comparire come CI 16035 (Red 40), CI 12490 (Red 5), CI 12085 (Red 36), CI 14700 (Red 4), CI 45430 (Erythrosine, Acid Red 51), CI 45410 (Acid Red 92), ecc…
Sebbene, inoltre, il carminio o carminio di cocciniglia sia considerato un ingrediente naturale, è un colorante rosso presente in molti make-up e derivante dal corpo e dalle uova di un insetto. Per la sua produzione vengono uccisi moltissimi coleotteri, per cui si tratta di un ingrediente non cruelty-free, oltre a poter provocare reazioni allergiche. Sulle etichette è presente come Carminic acid, CI 75470, Carmine, E120, Cochineal e Carmines. In linea generale – esistendo molte altre sostanze dannose per la salute e per l’ambiente – cercate sempre di leggere bene le etichette e informarvi sulle sostanze presenti.