Ci sarebbe una correlazione tra le persone con cui abbiamo scelto di avere una storia d’amore e la nostra personalità
Alcuni aspetti su cui è difficile spesso soffermarsi e a cui non si fa molto facilmente caso. Eppure prendere in considerazione la personalità delle persone con cui si è scelto di intraprendere una storia d’amore non è poi così stupido per analizzare un aspetto della propria mente.
Infatti, si crede, erroneamente, che decidere di avere una relazione con una persona sia un qualcosa di automatico e dettato solo da sentimenti e sensazioni.
Ma non è per niente così o comunque solo per una parte. A concorrere tanti fattori che possono davvero chiarire alcuni aspetti della propria personalità e del proprio modus operandi nell’intraprendere relazioni.
Quando si incontra una persona e si decide di volersi legare ad essa – con una relazione che va oltre la semplice amicizia – è segnale che qualcosa di nuovo sta per accadere, ma non per caso.
Si tratta di ritrovare in quel determinato potenziale partner qualche caratteristica, attenzione, opportunità che è venuta meno durante l’infanzia. Sì, si tratterebbe di mancanze colmabili attraverso l’altro.
Per questo è importante analizzare con chi siamo stati al fine di cercare delle risposte in noi stessi. Non bisogna ricordare solo il peggio di una relazione finita, bensì capire cosa ci ha spinto a stare con quella determinata persona.
A volte si tratta di replicare il modello genitoriale. Ciò vuol dire che si è ritrovato nel partner una qualche somiglianza nel modo di fare o agire di un genitore o nel loro rapporto coniugale.
Per capirlo, quindi, bisogna riflettere proprio su questo modello e intuire quelle che possono essere similitudini e possibili sovrapposizioni. Capita di ricercare quella stessa tipologia di persona, soprattutto se da quel genitore si sono avute delle mancanze affettive.
Addirittura chi ha avuto un genitore poco presente e svalutante potrebbe essere tentato da personalità simili che tendono appunto a svalutare e a tenere il partner in poca considerazione. Così può accadere per chi ha avuto, invece, un genitore iperprotettivo. Si andrebbe a ricercare la stessa cosa, un partner, insomma, che prenda per noi le decisioni. Se la scelta ricade su una dolce metà assente ed evitante, potrebbe essere indice di un vissuto negativo da parte di un genitore scostante e poco presente.
Bisogna essere consapevoli che la ricerca della propria metà deve essere in linea con quello che è il benessere psicofisico e non ricerca di quel determinato carattere riscontrabile in uno dei genitori viventi o che è venuto a mancare. Ovviamente prendere tale consapevolezza non è facile, ma si possono iniziare ad analizzare le storie vissute, ma finite. Così da capire, analizzare eventuale tipologia di partner scelta e prendere nota.
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