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Cosa vedere a Pesaro, la capitale italiana della cultura 2024

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Paolo Oggioni

La cerimonia di sabato 20 gennaio, aperta dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha sancito l’inizio dell’avventura di Pesaro, scelta come capitale italiana della cultura 2024.

Una proclamazione avvenuta il 16 marzo 2022, con il comune che ha avuto quasi due anni di tempo per prepararsi al grande evento. Pesaro è conosciuta con il titolo di “Città della Musica”, per aver dato i natali a Gioacchino Rossini. Nel 2017, poi ha ricevuto il riconoscimento dell’Unesco come Città Creativa, proprio in ambito musicale.

Non solo, però, perché ci sono altre peculiarità che la contraddistinguono. Le sue piste ciclabili e il legame con uno dei motociclisti più forti di tutti i tempi. Quel Valentino Rossi omaggiato da una grande scultura a forma di casco, sita in piazzale D’Annunzio.

Cosa significa Capitale della Cultura Italiana

Inutile dire, come Pesaro speri di essere una tappa obbligata in questi mesi, proprio per scoprire tutte le iniziative legate al prestigioso riconoscimento ottenuto. 

Questo titolo viene assegnato annualmente dal Ministero della Cultura del nostro paese. Esso nomina una commissione, di sette esperti, che decide il nome della città, scegliendo tra tutte le candidature proposte. Chi vince ha la possibilità, per un anno, di avere una prestigiosa vetrina in cui mostrare la sua storia, la sua vita e il suo sviluppo culturale. Ovviamente, tutto questo ha una ricaduta importante anche sul turismo.

Perché andare a Pesaro

Certo, la stagione estiva, con il mare e i numerosi divertimenti proposti, anche dai comuni limitrofi, sarà il momento clou di Pesaro 2024. Tuttavia, a partire dalle prossime settimane, chi vorrà potrà decidere di scoprire un comune a cavallo tra Emilia Romagna e Marche.

Una città di quasi 100 mila abitanti che associa monumenti antichi a sculture contemporanee. Oltre al casco di Valentino, ecco l’imponente sfera in bronzo realizzata nel 1988 da Arnaldo Pomodoro, situata nella fontana presente in piazza della Libertà. È uno dei simboli principali di Pesaro.

A proposito di fontane, quella meravigliosa sita di fronte a Palazzo Ducale ha una storia purtroppo triste. Detta “la pupilla di Pesaro”, ciò che vediamo oggi è solo la  riproduzione di quella che, costruita a fine 1500, venne brutalmente distrutta dai nazisti nel 1944. 

Campeggia nel salotto buono della città, circondata da splendidi palazzi rinascimentali. Tra cui il Mosca che ospita un interessante museo civico. Al suo interno una delle opere più belle del periodo, ovvero la Pala dell’Incoronazione della Vergine di Giovanni Bellini.

Ovviamente non si possono non visitare la casa di Rossini e il teatro a lui dedicato, nell’omonima via, nel centro storico. Oltre agli arredi, gli spartiti, le stampe, i libretti delle sue opere è possibile ammirare il fortepiano su cui suonava il maestro.

Infine, la Cattedrale di Pesaro, con uno stupendo mosaico di ben 900 metri quadrati. Si può osservare da apposite finestre aperte sul pavimento, visto che risale addirittura al 500 d.c.. La chiesa è dedicata a San Terenzio e ne conserva le reliquie nella cappella a lui dedicata nella navata di destra.

Pesaro, una città ricca di tesori che non tutti conoscono, una meta ideale da visitare in questo 2024.

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