Avere paura di fare qualcosa e non sapere come fare per affrontare il tutto, ma una soluzione c’è e riprende i vecchi “metodi della nonna”
Ognuno di noi ha delle paure che non riesce a superare. Non vi è una persona tanto spavalda da poter affermare di non avere il terrore di nulla.
Magari si può avere una sensazione o una falsa consapevolezza che nulla scalfisca, ma ognuno di noi può provare dei disagi in qualsiasi momento della vita.
Questi ultimi possono essere scaturiti da diverse cause, ad ogni modo sembrerebbe che i vecchi suggerimenti della nonna siano davvero efficaci per poter superare il problema. Infatti, si è sempre tramandata l’idea che per superare una paura bisognerebbe affrontarla di petto senza se e senza ma.
La scienza conferma che la paura va affrontata per essere superata del tutto
Un argomento su cui ci sono molti studi poiché sta a cuore agli scienziati, visto che le paure sono spia di tantissime problematiche, tra cui ansia, depressione, attacchi di panico e non solo.
Non bisogna credere che le paure siano solo quelle legate alle fobie, come l’aracnofobia o altre. No, le paure possono davvero limitare la quotidianità. La paura di prendere i mezzi pubblici può essere deleteria per spostarsi così quella di guidare. Il non riuscire a camminare da soli, stare in ambienti affollati, parlare in pubblico, eccetera.
Gli scienziati del Politecnico federale di Losanna (EPFL) hanno analizzato come dei topi mostrassero di avere paura di una gabbia in cui mesi prima avevano sperimentato leggere scosse alle gambe.
Questo attraverso delle etichette poste nelle aree cerebrali coinvolte dalla paura. Le cavie sono state, quindi, sottoposte a una terapia molto simile a quella cognitivo comportamentale atta al superamento di un trauma negli uomini. Infatti, i topi sono stati messi nella gabbia spesso, senza subire scossa alcuna. Piano piano la paura che potesse riverificarsi il problema è diminuita.
Ciò che i ricercatori hanno evidenziato, però, è che nel momento in cui i topi non avevano più paura, ma erano sottoposti allo stesso luogo che la rievocava, ad attivarsi proprio i neuroni della “paura”: Cercando di disattivare queste cellule, i topi mostravano nuovamente paura.
Gli scienziati sono arrivati alla conclusione. I neuroni che archiviano il ricordo pauroso sono quelli che si attivano nel momento in cui quello stesso si indebolisce, Quindi è meno forte nel rievocare terrore.
Proprio riattivare il ricordo negativo è condizione indispensabile per superare la paura stessa. Per questo il ricordo va rivissuto per poter far meno male e cercare di superare il dolore, la paura.