Controllare il telefono mentre gli altri ci parlano è indice di maleducazione o è una vera patologia? Resterai di sicuro sorpreso!
Al giorno d’oggi ci sono tantissime persone che hanno sviluppato una vera e propria dipendenza dallo smartphone. Per molti è praticamente impossibile pensare di riuscire a separarsi dal telefono per più di pochi minuti. Un atteggiamento senza dubbi malsano che è andato anche ad incidere negativamente sui rapporti personali fra esseri umani.
Ad ogni modo, non sarebbe questo l’aspetto peggiore del fenomeno. Spesso si può arrivare infatti ad utilizzare il cellulare anche quando gli altri stanno parlando con noi.
Sicuramente si tratta di un segno di grande maleducazione, ma siamo proprio sicuri che non ci sia dietro dell’altro? Secondo gli esperti, questo modo di agire potrebbe celare una patologia. Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
Controllare il cellulare mentre gli altri ci parlano: maleducazione o patologia?
Come abbiamo anticipato, al giorno d’oggi sempre più persone soffrono di una vera e propria dipendenza da smartphone. Per questo motivo capita ormai di frequente che il nostro interlocutore si metta a controllare il telefono persino mentre stiamo parlando con lui. Ciò che è peggio, però, è che non sarebbero solo i ragazzi a comportarsi così, ma anche gli adulti.
Questo atteggiamento, però, non sarebbe solo un chiaro segno di ignoranza e maleducazione, ma addirittura una patologia a tutti gli effetti. Si chiama “phubbing” e deriva dalla fusione fra la parola “phone”, telefono, e “snobbing”, snobbare.
Motivo per cui con questa espressione si allude proprio all’abitudine di controllare in continuazione il cellulare mentre gli altri ci parlano. Stando al parere degli esperti, tale comportamento sarebbe in molti casi collegato ad un disturbo dell’autocontrollo. In questo senso guardare continuamente lo smartphone sarebbe diventato un impulso incontrollabile.
Non bisogna, inoltre, dimenticare che per molti la necessità di guardare sempre il telefono nascerebbe dall’ansia e dalla paura di rimanere tagliati fuori dal circuito delle informazioni e delle relazioni sociali.
Infine, è stato dimostrato che le persone che usano il cellulare in presenza di un interlocutore molto spesso soffrono di depressione, stati d’ansia, stress e altri particolari disturbi della personalità e che ricorrono a questa attività per distaccarsi completamente dall’ambiente circostante.
Ad ogni modo, si può dare un taglio al “phubbing”? Fortunatamente sì, però per farlo occorre migliorare innanzitutto i propri rapporti interpersonali e sviluppare una tipologia di ascolto consapevole ed empatica, così da prendere progressivamente le distanze da contesti e relazioni fittizie.