Stai idealizzando una persona: sei davanti l’ennesima crush non corrisposta? Spesso le idee fuorviano, capisci se sei fuori strada.
Anni e anni di storia e progresso dell’umanità, ma ancora l’essere umano non comprende la potenza che può avere un’idea. Nel realizzare rivoluzioni sociali, non solo nel mondo e comunità di appartenenza, ma anche interiori. Idealizzare va di pari passo con l’immaginazione e la ragione, un discorso mentale solo tuo, ma che quando avviene nei confronti di una persona che stai appunto idealizzando, potrebbe confonderti.
Infatuazione, cotta o amore a prima vista, bisogna a volte porre in essere delle armi di “protezione”. Sia che si tratti dell’ennesima crush, che di una possibile relazione concreta. Devi amarti indipendentemente dal sogno a occhi aperti. Va bene farlo, ma ricorda che la felicità in primis deve essere tua, non degli altri.
Sei in un locale con i tuoi best, stai chiacchierando del più e del meno, e a un certo punto entra lui/lei, la persona che ti colpisce all’istante. Provare un’emozione di attrazione fa parte dell’essere umano sociale, passare poi a idealizzare, è l’altra normale conseguenza. Ti senti vivo come mai, pensi che quella persona sia “quella giusta”, perché basta un sorriso, un’attenzione in più per farti tornare a fantasticare come un ebete. Credi che non abbia difetti, che sia proveniente da un altro pianeta, quello che ti ricorda un sentimento puro di felicità.
Va bene provare questo turbinio interiore, ma fino a un certo punto. Non perché sia sbagliato, ma per protezione. Se sei spesso incline a “darti” e a lasciarti “troppo andare”, per poi rimanere deluso e triste, devi assolutamente fare questa analisi per capire se stai esagerando. Fidati, potresti scansare un fosso.
Stai idealizzando troppo una persona? Come capirlo
Innanzitutto è bene precisare una cosa, anche l’altra parte ci tiene a dare la migliore immagine di sé. Inutile negarlo, le persone indipendentemente dal fatto che ricambino o meno, quando c’è quell’alone di mistero e poca confidenza, mostrano solo i lati belli di sé stessi. Proprio per mantenere la magia e l’attenzione su di sé, se ci si rende conto di essere interesse.
I momenti bui e tutti i difetti, vengono magicamente sminuiti. Peccato che poi verranno fuori. Quindi, un primo punto che deve esserti chiaro è che l’immagine che hai di quella persona, è anche in parte “falsata” dalla convenzione sociale di dover essere apprezzati indipendentemente da quello che si è davvero. Scoperto questo inganno, seguono i prossimi che forse, non ti piaceranno per niente.
Idealizzare va bene, fa parte dell’innamoramento, ma raggiunta una certa età, non bisogna esagerare. Questo perché potrebbe accadere di rimanere delusi da aspettative totalmente irrealistiche. Se già l’essere umano di base, vive di “aspettative”, questa conseguente esagerazione potrebbe essere un tranello mortale, per sé stessi e gli altri. Anche l’altra parte che “delude”, può soffrirne terribilmente, perché potrebbe non sentirsi più accettata.
Sono sei i segnali che indicano che stai esagerando. Il primo lo abbiamo già esplicato, ignori o limiti tutte le caratteristiche negative. Ma come ignori gli aspetti “no” dell’altro, potresti anche ignorare le tue emozioni e inclinazioni. Non lo si può negare, quando piace qualcuno si cerca un po’ di modificare la propria persona, plasmandola nel modo giusto. Cioè per conquistare la persona dei propri sogni. Di conseguenza subentra il terzo segnale, si trascurano i propri bisogni.
Come se non bastasse accade anche che si innesta un circolo vizioso di dipendenza affettiva ed emotiva. Tutto quello che avviene nella relazione viene vissuto con ossessione, in un modo talmente malsano che comporta una base fragile per la continuazione del rapporto. Le aspettative irragionevoli sopracitate, sono la scintilla che alimenta questa confusione relazionale. Ultimo dettaglio, ma non meno importante, ci si sente intimiditi e di conseguenza tutto ciò che si fa diminuisce la propria sicurezza.
Perché si cade in queste trappole? Come già detto, subentrano le convenzioni sociali, le maschere indossate da ognuno. A questo si aggiungono dinamiche psicologiche arcaiche della vita di ciascuno. Si crede poco in sé stessi, ci si sente condizionati dalla cultura dell’apparente felicità tipica dei social media, oppure lo si attua come meccanismo di difesa. Perché inconsciamente si ha una paura matta di soffrire, ma non lo si confessa a nessuno, nemmeno a sé stessi. Come venirne fuori?
Se ci si sente in “crisi” iniziare un percorso di psicoterapia potrebbe essere un buon inizio. Allo stesso tempo porsi obiettivi, avere coscienza di sé, e accettarsi con tutti i difetti possibili, è l’altra faccia della medaglia che permette di idealizzare una persona, garantendosi al tempo stesso una prospettiva di felicità concreta. Scegli ciò che ti piace davvero, non quello che credi sia giusto o perfetto per te.