Sta per arrivare l’equinozio d’autunno. Ma sapete qual è il vero significato, cos’ha di speciale e qual è la magia che cela questo giorno?
Nel corso dell’anno di momenti speciali e di appuntamenti imperdibili ce ne sono tantissimi. Dalle feste “comandate” come Natale, Pasqua o Capodanno, passando anche per dei giorni molto particolari per quanto riguarda il cambio delle stagioni. E proprio di questo stiamo parlando. Sta per arrivare il giorno considerato tra i più magici e particolari dell’anno: l’equinozio d’autunno!
Chi non è particolarmente fan dell’estate sta aspettando questo giorno e questo momento da diverso tempo. Il motivo? Semplice segna l’inizio dell’autunno come stagione. L’autunno meteo infatti è iniziato con l’avvio di settembre e dura fino al 30 novembre. Ma quello che sta per iniziare ora è invece l’autunno astronomico ricco di significati simbolici e quasi magici che andremo a scoprire insieme.
Partendo dalla spiegazione più scientifica dell’equinozio d’autunno, come abbiamo anticipato cadrà il 23 settembre. Si tratta del momento della fase di rivoluzione della Terra intorno al Sole in cui i raggi cadono perpendicolari all’asse di rotazione terrestre. Quindi sia l’emisfero settentrionale che quello meridionale vengono raggiunti dai raggi solari con la stessa inclinazione. Questo significa che le ore di luce e quelle di buio si equivalgono. Del resto la parola stessa equinozio nella sua etimologia rimanda al latino aequinoctium che è l’unione di aequus (uguale) e di nox (notte). Il resto dell’anno, invece, la Terra è esposta in modo differente ai raggi del sole per via dell’inclinazione del suo asse e questo comporta l’alternarsi delle stagioni.
Altro momento interessante per noi è il famigerato cambio dell’ora. Passiamo all’ora solare quindi cerchiamo di “rosicchiare” quante più ore di sole possibili. Quest’anno il giorno in cui dormiremo un’ora in meno a favore di un’ora di luce in più cade tra sabato 28 ottobre e domenica 29 ottobre.
Il significato più magico e spirituale di questo giorno è legato al cambiamento. Un tempo l’equinozio d’autunno era molto importante per quanto riguardava la raccolta e il lavoro nei campi. Oggi possiamo “trasportare” tutto questo dalla campagna al nostro io più profondo. Il giorno dell’equinozio potremmo fermarci per riconoscere la nostra ricchezza, anziché puntare lo sguardo su cosa non abbiamo. Potremmo guardare alla nostra crescita e apprezzare i cicli della vita che, alla fine, assomigliano moltissimo a quelli della natura.
Il 23 settembre quindi cerchiamo di celebrare l’abbondanza ottenuta e iniziamo a creare dentro di noi uno spazio pulito e profondo per accogliere tutti i cambiamenti che avverranno. Possiamo provare a rimanere in silenzio, come gli alberi che lentamente rallentano per lasciare spazio all’immobilismo invernale e alla rinascita in primavera. E in questo momento ampliare la nostra visione e cercare di guardare le cose con una prospettiva differente.
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