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Intervento di Draghi sul Financial Times relativamente alla pandemia: cosa ha scritto

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Vincenzo Colao

In questo articolo ci occupiamo dell’importante intervento di Draghi sul Financial Times riguardo la pandemia. che ha suscitato molto interesse e tanti dibattiti negli ultimi tempi..

Cosa ha scritto nello specifico Draghi sul Financial Times

Quali sono i punti che ha esaminato nello specifico

Il noto economista e politico italiano Mario Draghi all’interno di un articolo pubblicato dal Financial Times, importante magazine, ha citato quelle che per lui sono le cose importanti da mettere in atto per rispondere in maniera coordinata alla crisi sanitaria. sociale ed economica causata dalla emergenza Covid-19.

Alcuni punti in particolare vanno sottolineati ed esaminati perché sono veramente molto interessanti. nonché molto illuminanti .su quelle che sono le cose che bisognerebbe fare, per affrontare una situazione che si può dire non ha precedenti.

A proposito di quest’ultimo punto ricordiamo che Mario Draghi all’inizio dell’articolo si è detto molto preoccupato per la situazione relativa alla pandemia, definendola come la peggiore crisi dalla fine della seconda guerra mondiale in poi.

Nel suo intervento ha sottolineato i danni che ha fatto questa emergenza al punto di vista economico a livello globale. Infatti la pandemia ha provocato una forte recessione che,  come era ampiamente prevedibile, ha causato di conseguenza la chiusura di tante attività e la perdita di tantissimi posti di lavoro.

Tutto questo è stato peggiorato anche dal fatto che questa crisi ha aumentato in maniera esponenziale la disuguaglianza sociale nel senso che ci sono fasce della popolazione più fragili, che hanno subito conseguenze più significative.

Ecco perché Draghi ha sottolineato come ci sia bisogno di una risposta dell’Europa, e non solo a questa emergenza, che sia globale e coordinata. Anzi ha voluto anche specificare che questa sanguinosa crisi ha avuto aspetto positivo, quello di averci insegnato quanto sia importante la cooperazione internazionale e la solidarietà tra paesi.

Come bisognerà affrontare le conseguenze che secondo Mario Draghi questa pandemia porterà il futuro

Cosa ha detto il noto economista sull’Unione Europea

Nel suo intervento pubblicato sul Financial Times, Mario Draghi ha voluto anche parlare dell’Unione Europea, elogiandola per il ruolo che ha svolto nel momento in cui ha dovuto fornire aiuti economici a vari paesi membri.

Ma allo stesso tempo ha anche sottolineato come non bisogna mettere più la testa sotto la sabbia, per quanto riguarda alcune criticità che ci sono all’interno dei paesi dell’Unione Europea.

Per esempio il fatto che non c’è ancora una politica comune solida nonché strutturata per quanto riguarda una materia così importante come la sanità pubblica.
Nel continuo del suo intervento poi Mario Draghi ha deciso di andare un po’ più nello specifico formulando alcuni consigli e alcune raccomandazioni ,su come bisognerebbe affrontare la crisi in futuro.

Innanzitutto ha parlato dell’argomento investimenti nel senso che si è detto convinto che bisognerà mettere a disposizione dei fondi significativi, per sviluppare non solo le importanti cure e vaccini contro il Covid-19. Ma anche nell’ottica di rafforzare i sistemi sanitari a livello internazionale e nazionale.

Allo stesso tempo ha voluto sottolineare con forza l’esigenza di fare delle nuove riforme strutturali che dovranno avere come obiettivo chiaro quello di rendere l’economia dei vari paesi europei più sostenibili e resilienti.

Per arrivare a questo risultato bisognerà impegnarsi su alcuni punti in particolare cioè su una maggiore digitalizzazione, nonché su una transizione verso energie rinnovabili, sfruttando anche i fondi del PNR.

Ma soprattutto ha insistito su un punto che abbiamo già accennato prima e cioè quello di impegnarsi a lavorare insieme dal punto di vista della cooperazione per affrontare le sfide globali che stanno arrivando nel mondo quali cambiamento climatico, gestione dell’immigrazione, oltre che le sfide sanitarie.

Considerazione sul suo intervento

Volendo fare una sintesi possiamo dire che in definitiva l’intervento di Mario Draghi condiviso dal Financial Times ha il merito di aver offerto a chi lo ha letto, ci riferiamo sia gli addetti ai lavori ma anche politici ed economisti di tutto il mondo, una visione articolata e allo stesso tempo ampia e chiara sulla crisi globale causata dal Covid-19.

Ma anche  sulle sfide che la Comunità Europea e internazionale in generale dovrà affrontare in futuro per superarla anche per affrontare gli strascichi che quando si parla di queste crisi sono inevitabili.

Il suo grande carisma, nonché la sua autorevolezza dovuta alla grande esperienza maturata in campo politico, ma soprattutto finanziario sia in Italia che in Europa, hanno reso i suoi consigli e le sue dritte molto efficaci e incisive nonché molto apprezzate da tante parti.

Infatti molti leader mondiali hanno commentato le sue raccomandazioni con entusiasmo promettendo di impegnarsi per lavorare insieme per affrontare una crisi così profonda e strutturale.

I commenti positivi sono arrivati sia dell’Europa ma anche e soprattutto dal nostro paese all’interno del quale ci sono state molte polemiche tra le varie forze politiche su come affrontare la crisi dal punto di vista economico e sociale oltre che sanitario.

Di sicuro il suo intervento non poteva lasciare indifferenti visto che si stava parlando di una tragedia relativa a una pandemia che è stata di proporzioni assolutamente notevoli. Le parole di Mario Draghi sono arrivate proprio nel momento in cui le persone si trovavano nella peggiore situazione possibile  dal punto psicologico e delle pauere sia sul lato economico che sul lato sanitario.

Conclusioni

Le parole di Mario Draghi di sicuro sono state attenzionate visto che tutto sembrava andare di male in peggio. Per esempio per quanto riguarda l’aspetto economico Infatti le notizie peggioravano di giorno in giorno, nel senso che le aziende di vari settori si trovavano di fronte una situazione quasi insostenibile dovendo affrontare un crollo del fatturato ed essendo costretti in alcuni casi a licenziare i lavoratori.

Ecco perché Mario Draghi ha anche invitato in maniera molto chiara e decisa le banche a cominciare a prestare fondi a costo zero a tutte quelle aziende che erano disposte a salvare dei posti di lavoro le quali però avevano bisogno di capitale per svolgere queste attività.

I soldi ovviamente devono essere anche forniti dallo Stato e dai governi sotto forma di garanzie statali su tutte le concessioni relative alle linee di credito e ai prestiti.

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