Com’è possibile calcolare l’età esatta della Terra? Come siamo arrivati alla stima approssimativa che oggi si ritiene più probabile?
Ci sono domande che hanno accompagnato l’uomo per buona parte della sua esistenza e che ancora oggi hanno una risposta non propriamente certa. Una di queste è sicuramente come sia stata possibile l’evoluzione dai primati dell’essere umano. Sebbene si pensi che il passaggio sia stato quello, tutt’oggi esiste un “anello mancante” che lascia aperta la porta a varie ipotesi e congetture.
Altre domande che hanno una risposta plausibile ma non certa riguardano la nascita della vita sulla Terra e l’età esatta del pianeta in cui viviamo. Nei secoli queste domande sono state una costante a cui teologi e scienziati hanno cercato di rispondere. Oggi si ritiene di avere approssimativamente la risposta esatta: in base ai calcoli infatti si ritiene che la Terra abbia 4,54 miliardi di anni, con un’approssimazione di 50 milioni di anni in positivo o in negativo (dunque o 4,49 o 4,59).
Ma come si è arrivati a questa risposta? Come si può essere certi di questo dato anagrafico della Terra? I calcoli derivano dallo studio di alcuni materiali e dalla loro datazione, ma anche dall’analisi degli altri corpi celesti che compongono il Sistema Solare.
Come è stata calcolata l’età della Terra?
Il principale strumento di datazione utilizzato sono stati i campioni di roccia. Per analizzare l’età del nostro pianeta gli studiosi si sono basati sui campioni di roccia lunare prelevati dall’altopiano lunare (la zona che si ritiene più antica del nostro satellite) durante le missioni Apollo che hanno un’età di 4.5 miliardi di anni. Un’età che è simile a quella dei resti dei meteoriti condriti trovati in vari luoghi della Terra. Per quanto riguarda invece i minerali terrestri, i più antichi sono stati trovati in Australia sud-occindentale (4.4 miliardi di anni), seguiti da quelli trovati in Canada, nella regione di Yellowknife (4,03 miliardi di anni) e quelli trovati in Groenlandia (3,80 miliardi di anni).
In base ai dati e alle rocce trovate, si pensa che il Sistema Solare sia nato più o meno nello stesso momento 4,6 miliardi di anni fa in seguito al collasso e alla successiva condensazione di una nebulosa solare. Conoscendo questa data è possibile calcolare con buona approssimazione quella di formazione della Terra. Le ultime stime sono basate principalmente sull’analisi di minerali in grado di conservarsi inalterati per miliardi di anni.
Si tratta principalmente di minerali conosciuti con il nome di zirconi, formati da zirconio, ossigeno e silice. Ciò che rende utili questi minerali all’interno delle rocce magmatiche è la presenza di particelle di piombo. Il piombo, infatti, inizialmente è uranio dunque la presenza di una certa quantità di questo elemento, considerando il tempo di decadimento dell’uranio, ci permette di datarle con una certa sicurezza.