Alcuni comportamenti sembrano sani, ma dietro di essi si può celare il principio di uno dei disturbi della nutrizione: ecco come riconoscerli.
Fai attenzione a questi campanelli d’allarme. Se ti capita di comportarti così o qualcuno che hai accanto ha atteggiamenti come questi, allora potresti davvero trovarti di fronte ad uno dei cosiddetti DCA.
I disturbi della nutrizione non si manifestano sempre con evidenti disagi, ma con comportamenti disfunzionali, a cui occorre prestare attenzione per capire in quali casi è necessario chiedere l’aiuto di uno specialista.
Disturbi della nutrizione, quando e come bisogna chiedere aiuto
Oggi c’è una grandissima attenzione all’aspetto fisico ma più in generale a tutto quello che ha a che fare con il mondo dell’estetica. Inoltre si registra una forte tendenza al raggiungimento di stato di benessere associato spesso allo sport, all’alimentazione e a uno stile di vita sano. Tutto questo, seppur costituisca di per sé un trend positivo, può portare ad alcune conseguenze che rischiano di compromettere la salute, nonostante possa sembrare un paradosso.
L’ambizione ad avere un corpo non soltanto sano e snello, ma perfetto e che aderisca in pieno ai canoni fisici e attuali e la tendenza a uno stile di vita sano a tutti i costi, il rifiuto di alcune abitudini, o di alcune categorie di alimenti, in certi soggetti, può sortire l’effetto contrario e farli entrare in un circolo disfunzionale, legato ai disturbi alimentari.
Allora come si fa a capire se ci si trova di fronte al principio di un disturbo del comportamento alimentare, o se invece si stanno soltanto inseguendo i propri obiettivi legati al mondo del fitness dell’attività fisica o della corretta alimentazione? Ci sono dei campanelli d’allarme molto importanti da non sottovalutare, che sono validi a prescindere dal sesso e dall’età.
I disturbi alimentari infatti coinvolgono sia gli uomini che le donne, e possono manifestarsi in età infantile e in età adulta. Non riguardano soltanto gli adolescenti come si credeva un tempo. Ecco i sintomi più comuni:
- un’eccessiva preoccupazione di sé, e del proprio peso corporeo. Un 1 kg in più o in meno fa sentire frustrati
- un’alterata percezione della propria immagine: ci si sente diverso da come si appare agli altri
- ossessione per l’allenamento: quando si salta un allenamento in palestra l’umore peggiora
- si vivono male le situazioni sociali in cui sono presenti cibo e alcool. Ad esempio non aver rispettato la dieta in un’occasione conviviale come un pranzo o una cena alterano la percezione che si ha di sé, o il tono dell’umore
- ci si sottopone a sessioni di esercizio fisico dopo ogni pasto abbondante.
Per rimuovere i comportamenti disfunzionali occorre rivolgersi ad uno psicologo. I disturbi alimentari più comuni sono l’anoressia, la bulimia e il binge eating, ovvero il rifiuto del cibo il fenomeno del vomito indotto e il binge eating, che consiste nell’avere un’alimentazione che passa da un digiuno a una fame vorace che porta poi alla cosiddetta abbuffata. Sono disturbi da cui si può guarire se ci si affida a una terapia specialistica.