Può accadere di cadere nelle rete del manipolatore e di non rendersene neanche conto. Attenzione, dunque, a questi segnali.
Nella vita, può accadere di legarsi in modo talmente profondo a qualcuno, al punto da perdere di vista se stessi, quasi arrivando ad annullarsi.
In realtà non è un processo che avviene velocemente, tutt’altro. È un processo sottile, quasi non ci si rende conto di quello che sta accadendo.
Poi, un giorno, le cose cambiano e ci si inizia a svegliare, si aprono gli occhi e ci si accorge di essere caduti in pieno, e con tutte le scarpe, come si suol dire, nella rete di un individuo “manipolatore“.
Ma come operano questi individui? Come fanno a ingannare così un’altra persona? Prima di capire quali sono i sintomi in cui cade chi è vittima di manipolazione, è importante comprendere i modi in cui si comporta chi manipola.
A livello sentimentale, il manipolatore sembra quasi attenersi a una precisa strategia, presentandosi come, in realtà, non è. Sembra una persona sensibile, sembra mostrare molta empatia, interessata alle esigenze dell’altro/a. Presta molte attenzioni, ma sono tutte falsità.
Il manipolatore tende, col passare del tempo, a mutare atteggiamento, e una volta che la vittima ha abbassato le difese, si inizia a rivelare per ciò che è, iniziando a fare continue richieste.
Il manipolatore cercherà di sentirsi potente, di controllare l’altro, e tutto ciò a discapito della vittima, che mostrerà tutti i sintomi della manipolazione relazionale.
Manipolazione relazionale: quali sono i sintomi più chiari e frequenti
Chi subisce i comportamenti messi in atto dal manipolatore, arriva ad annullarsi per lui o lei, e la sua identità, a poco a poco, è annientata.
La vittima si sente persa, non riesce più a esprimere il proprio sé, ed emerge un disagio psicofisico molto evidente. Questa sindrome da manipolazione relazionale, può avere luogo sia mentre si è ancora assieme al partner manipolatore, sia quando la relazione termina.
I sintomi più frequenti di tale manipolazione si possono tradurre innanzitutto in ansia e attacchi di panico, timore di stare soli, sfiducia nel prossimo, forte abbassamento dell’amore per sé, gelosia morbosa verso il manipolatore, dipendenza affettiva e psicologica dal manipolatore, essere sempre indecisi, isolamento sociale.
Emergono inoltre sintomi come timore delle persone, sessualità disturbata/compulsiva, sensi di colpa nei confronti del manipolatore, sensazione di vuoto, disturbi alimentari, assenza di energia e molto altro.
Una volta che ci si rende conto di avere questi sintomi, bisogna riprendere il controllo di se stessi, magari seguiti da un terapeuta, fare nuove esperienze in cui ci senta se stessi, e soprattutto, in cui non ci si senta sviliti, umiliati o annientati.