Uno studio scientifico potrebbe aver finalmente svelato il segreto per una vita coniugale felice: serve, sostanzialmente, una piccola rinuncia.
Gli esperti definiscono questa nuova scoperta come una strategia di fidelizzazione del partner. Sicuramente è un metodo ingegnoso per avere una vita coniugale felice. E forse, dopo aver letto il nostro articolo, anche voi sceglierete questa strada e la vostra relazione cambierà radicalmente.
Lo studio arriva da Oriente, in particolare dalla North China University, ed è stato pubblicato sulla rivista Elsevier Neuroscience. I ricercatori hanno studiato 52 studentesse universitarie di età compresa tra i 18 ei 25 anni per arrivare alle loro conclusioni. Un esito che, sebbene possa sembrarvi molto strano e particolare, potrebbe in realtà aprire nuovi scenari nelle dinamiche (da sempre complesse) che regolano i rapporti sentimentali.
E siamo certi che, una volta appreso cosa possa scattare nella mente (delle donne, soprattutto), tanti uomini possano scegliere di intraprendere questa strada. Dopo tutto, se questa piccola rinuncia può migliorare lo stato della vita di coppia…
Gli uomini lasciano che i loro partner vincano ai giochi a causa della mentalità “moglie felice, vita felice”. Ebbene sì, questo è il risultato dello studio di cui vi parliamo oggi. La ricerca cinese sostiene che le donne hanno la meglio più spesso quando giocano contro i propri partner.
Ciò, come accennato, potrebbe essere dovuto a comportamenti di “fidelizzazione del compagno” da parte degli uomini per mantenere le loro compagne di buon umore e la loro vita sessuale intatta. Si tratta di un’ipotesi, ma, ovviamente, avrebbe un certo senso. Questo perché lo studio ha esaminato il modo in cui uomini e donne affrontano la competizione contro estranei o i loro partner.
I ricercatori hanno monitorato il loro cervello con piccoli sensori sul cuoio capelluto per vedere quanto fossero attive le aree legate alla concentrazione, al focus e alla volontà di competere. Come spiegato in precedenza, hanno studiato 52 studentesse universitarie di età compresa tra i 18 ei 25 anni, a cui è stato chiesto di fare un gioco testando le loro reazioni contro un avversario.
A un gruppo è stato chiesto di competere con uno sconosciuto del sesso opposto, mentre all’altro è stato chiesto di giocare contro i propri partner. Il risultato? Le donne hanno vinto più partite giocando contro il proprio partner che contro uno sconosciuto. Gli uomini, invece, hanno mostrato livelli più bassi di competitività quando giocavano contro un partner, come indicato dal monitoraggio del cervello.
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