La stretta di mano è il nostro biglietto da visita. Ci sono vari di tipi di stretta di mano: ecco come comportarsi per attenersi alle regole dell’educazione e del galateo
Per qualcuno è solida quanto una quercia, più di qualsiasi contratto messo nero su bianco. È il nostro biglietto da visita, che dice molto della nostra personalità. Stiamo parlando della stretta di mano. Ma sapete che, in termini di eleganza, educazione e galateo, ci sono delle regole che a volte infrangiamo inconsapevolmente?
La stretta di mano è una forma per presentarsi, ma è anche una forma di saluto tra persone che si conoscono già. E, come accennato poc’anzi, è un modo per sancire un patto, un accordo. Ancor prima di mettere tutto nero su bianco. Insomma, ci sono vari tipi di strette di mano, come vedremo di qui a breve.
Ma sappiate che ci sono delle regole da seguire, a seconda del contesto, del tipo di stretta di mano che vogliamo dare e di molti altri parametri che andremo adesso a spiegarvi. Leggete con grande attenzione perché, come abbiamo detto, una stretta di mano inadeguata, poco convincente, potrebbe segnare negativamente il vostro destino.
Iniziamo con l’ordine con cui stringere la mano se, per esempio, arriviamo a un incontro a un meeting e ci sono molte persone da salutare o a cui presentarsi. Ricordiamoci sempre: prima le signore e poi le persone in grado di importanza, che, in assenza di particolari conoscenze, è, in segno di rispetto, l’anzianità. Attenzione poi se siamo in inverno e indossiamo i guanti. I guanti sono come il cappello, al chiuso vanno assolutamente eliminati e sicuramente vanno eliminati se stiamo per stringere la mano a qualcuno.
Ricorda che devi porgere la mano con le dita unite, tendendo il braccio ad una certa distanza dal resto del corpo. E, lo raccomandiamo caldamente, che sia una stretta vigorosa. No, non vi stiamo dicendo di stritolare l’arto del malcapitato o della malcapitata, ma di certo di non allungare una mano morta.
Ovviamente, se vogliamo congratularci con qualcuno o se vogliamo porgere delle scuse, dobbiamo essere noi ad allungare la mano e attendere, eventualmente, che il destinatario del nostro gesto, ricambi il comportamento. Nel caso delle congratulazioni, ammessa anche una piccola oscillazione del braccio mentre stringiamo la mano. Niente di esagerato, ovviamente.
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