Spesso c’è chi sembra felice come una Pasqua quando in realtà soffre come un cane. Sta solo recitando la parte della papera felice.
Ci sono persone che sembrano il ritratto della felicità: sempre sorridenti, appagate, a loro agio con tutti e in ogni situazione. Un quadro perfetto. Forse troppo. Già, perché – come spesso capita – la perfezione può nascondere una realtà ben diversa.
Il fatto è che, come sappiamo bene, non tutte le persone esplicitano le loro emozioni. Alcuni si mettono una maschera e si presentano in pubblico ostentando stati d’animo che in realtà non li appartengono affatto in quel preciso momento.
È il caso della cosiddetta sindrome della papera felice. Di cosa si tratta? Va precisato che non si parla di una diagnosi riconosciuta a livello medico. Piuttosto è un’espressione che comprende al proprio interno una serie di disturbi.
Sindrome della papera felice, in cosa consiste e come riconoscerla
L’espressione “sindrome della papera felice” è nata negli Stati Uniti, più precisamente nell’Università di Stanford, dove indicava quegli studenti che dietro una facciata di relax e felicità nascondevano una realtà fatta di ansia e stress.
Ma cosa c’entra la papera? La metafora nasce per un motivo ben preciso legato a quest’animale che a uno sguardo poco attento sembra muoversi in acqua senza fare alcuno sforzo. Ma basta andare oltre – o, meglio, sotto – la superficie dell’acqua per constatare come stiano realmente le cose. Sì, perché se mettessimo la testa sotto vedremmo le zampe della papera muoversi freneticamente per consentirle di restare a galla.
Allo stesso modo si comporterebbero gli studenti e, in generale, le persone che manifestano grande felicità e soddisfazione malgrado siano impegnate in una dura lotta quotidiana per non affondare psicologicamente a causa dello stress. Come detto la sindrome della papera non è una diagnosi medica, ma un’espressione che abbraccia tutta una serie di disturbi e disagi sperimentati da chi si sente depresso o ansioso e fatica a dormire bene.
Insomma, la sindrome della papera affligge chi stenta ad allinearsi agli standard sociali. Quali sono i soggetti più a rischio? Prima di tutto le donne, penalizzate dalle alte aspettative sulla loro persona. Ma anche chi vuole mantenere sempre un modello elevato e performante senza nulla far trasparire esteriormente dello sforzo fatto, così come chi non vuole mettere in mostra vulnerabilità e fragilità.
Si fa presto a passare da Superman (apparentemente) invincibili a paperelle felici solo a pelo d’acqua (vale a dire sulla carta). Che cosa si può fare? Nei casi più gravi è bene consultare un professionista. In generale non sarà male ricordarci che sbagliare è umano e che non siamo macchine perfette, senza difetti, sempre chiamate a rendere al 100%. Riconoscere i nostri limiti può essere un toccasana che ci evita di dover indossare illusorie maschere di perfezione.