Dopo le quasi 170.000 famiglie informate a Luglio, la scorsa settimana sono stati inviati altri 32.000 SMS circa: ecco gli sviluppi.
Con questo nuovo scaglione è stata superata la soglia delle 200.000 famiglie informate tramite SMS della cessazione del Reddito di Cittadinanza tra il mese di Luglio e il mese di Agosto. Sono state 32.850 le famiglie destinatarie del messaggio inviato il 25 di Agosto, che hanno passato le sette mensilità di percezione oltre le quali, come ha ricordato il direttore centrale della comunicazione INPS Diego De Felice, il Governo ha deciso di fare scattare lo stop.
Ed entro la fine dell’anno è previsto l’invio di comunicazioni simili ad altri 40.000 nuclei famigliari circa, per giungere ad un totale di sospensioni di 240.000 nell’anno in corso 2023, seguendo le disposizioni contenute all’interno della Legge di Bilancio. Unici esclusi, i nuclei che risultino composti da membri disabili, minori o persone di età superiore ai 60 anni.
In questi casi, la mensilità del Reddito di Cittadinanza continuerà ad essere percepita fino al prossimo 31 Dicembre 2023. Dopodiché, a partire dal primo di Gennaio 2024, verrà sostituita con la nuova formula dell’Assegno di Inclusione, in base a specifici requisiti al momento ancora in fase di valutazione e revisione da parte del Governo. Cosa deve fare quindi chi ha già ricevuto l’SMS?
Le famiglie che hanno già ricevuto il messaggio di interruzione del Reddito di Cittadinanza tramite SMS possono presentare la richiesta di inclusione al programma “Supporto Formazione Lavoro” dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. Per farlo, occorre visitare il sito web istituzionale dell’INPS, verificare i requisiti e, se si ritiene di poterli soddisfare, procedere quindi con l’avanzamento della domanda.
Ciò è possibile a partire dal primo di Settembre, data di lancio prevista del nuovo servizio. A questo l’INPS dedicherà una piattaforma online specifica che ha l’obiettivo di supportare i richiedenti a trovare una nuova occupazione o, in alternativa, di partecipare a corsi di formazione professionalizzante remunerati con un contributo economico di 350,00 Euro al mese.
Nel frattempo, come previsto dal decreto varato lo scorso primo Maggio, è già possibile consultare presso il sito istituzionale del Ministero del Lavoro i decreti che normano e disciplinano il programma di supporto attraverso la piattaforma informatica, battezzata SISIL (ovvero Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa), oltre a poter trovare ulteriori approfondimenti e dettagli anche sul sito web dell’INPS.
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